Regina incontrastata della serata, la più grande soprano vivente, Katia Ricciarelli, che pur avendo calcato i palcoscenici del più importanti teatri del mondo, quando è salita su quello dell’anfiteatro “Adriatico”, senza retorica alcuna, s’è detta super fortunata di trovarsi “in un luogo così magico”. Aggiungendo: “Che emozione essere qui, in riva al mare, con il rumore delle onde che si infrangono contro gli scogli, in uno scenario di struggente bellezza. Fortunati voi e chi sceglie questa città per le vacanze. Quasi quasi – ha commentato interagendo con il folto pubblico che ha occupato fin dalle prime ore della sera i gradoni dell’anfiteatro – vengo io lì a sedermi, così posso meglio ammirale e godere di questa stupefacente bellezza, e voi venite qui, al mio posto”.
L’evento ha ammaliato i tantissimi che vi hanno potuto partecipare (ingresso libero), ed è stato organizzato, come detto, a conclusione della prima edizione del Festival di musica classica dedicato ai più famosi amanti di Puglia, vale a dire “Cristalda e Pizzomunno”. Quattro giorni di musica di alto livello, in cui si sono succeduti nomi importanti del panorama musicale, come la pianista spagnola, Maria Dolores Sanchez, e la nota ballerina di flamenco, Marta Galvez, il “Duo Chopin” di Cracovia, oltre alla flautista moscovita, Valeria Marsheva. Katia Ricciarelli, ha chiuso l’importante appuntamento. Durante la serata c’è stato prima un omaggio musicale a lei dedicato, da parte del direttore artistico della manifestazione, Antonello d’Onofrio, che, al piano, accompagnato dalla flautista moscovita, Valeria Marsheva, ha eseguito “Vissi d’arte”. Poi è stata la volta della Ricciarelli. La quale, salutata da una vera e propria ovazione da parte del pubblico, ha intonato, accompagnata al piano dal maestro siciliano, Giuseppe Gullotta, brani molto noti e deliziosi all’ascolto, come”Habanera “ da Carmen, “Marechiare”, “A vucchell”, “Memory”, “La vie en rose”, “Ie te vurria vasà”. A metà concerto, una mezzora di piacevole conversazione con il giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno e direttore di Garganotv, Gianni Sollitto, durante la quale la celebre cantante ha parlato della sua carriera, dei piaceri e dispiaceri che la vita le ha riservato, dei diciotto anni di matrimonio con Pippo Baudo, del melodramma nell’attualità, dei suoi futuri impegni.
Poi, la consegna, da parte del sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, del premio per i cinquant’anni di carriera, rappresentato da una stele appositamente realizzata, quindi opera unica, dei noti artigiani locali della pietra, Carlo e Raffaele Gentile, rappresentante Cristalda e Pizzomunno. Ed è stato allora che la Ricciarelli, quasi a ringraziare per l’accoglienza e la dimostrazione d’affetto ricevuta, ha promesso al sindaco che il prossimo anno, in occasione della seconda edizione del Festival, porterà a Vieste i giovani talenti della sua scuola di canto, per la rappresentazione di un’intera opera lirica. Annuncio accolto con tanto entusiasmo da tutti.
La splendida serata s’è conclusa con il bis, che la Ricciarelli, avendo appreso della morte della bimba di sette mesi, avvenuta in un incidente stradale nella galleria tra Mattinata e Vieste, le ha voluto dedicare, interpretando una toccante “Ave Maria” di Schubert. (foto: Jump Kut Gargano)
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