E’ morto Michele Circiello, l’ “accertatore di tracce” e cittadino onorario di Vieste
Dopo lunga malattia, è morto a mezzogiorno di oggi a Foggia, Michele Circiello, l’<accertatore di tracce>, come gli piaceva definirsi per la sua vocazione pittorica e scultorea nata dalla ricerca storica e, in particolare, del periodo neolitico per le tante “tracce” lasciate , in particolare, sul Gargano dagli abitanti di allora.
Dal 29 ottobre 2015, Michele Circiello, allievo del maestro Cantatore, era cittadino onorario di Vieste, titolo conferitogli dal Consiglio comunale per mano dell’allora sindaco, Ersilia Nobile. Michele Circiello aveva fatto di Vieste la sua seconda residenza, innamorato pazzo del territorio e delle bellezze storico-paesaggistiche possedute dalla nostra cittadina. Ed è a Vieste, si può dire, che è cominciata la sua “avventura” artistica, che lo ha portato ad affermarsi in Italia e all’estero. A Vieste ha lasciato tantissime opere che si possono ammirare ovunque.
In questo momento così triste, ci sentiamo di stringerci attorno ai familiari di Michele, in particolare alla moglie, Giovanna, fedele compagna di vita, che lo ha amato intensamente, condividendo con lui gioie e dolori, successi e delusioni, senza lasciarlo un attimo, fino all’ultimo istante di vita.
Michele Circiello era nato a Rocchetta S. Antonio. Ha studiato all’Istituto d’Arte di Foggia e all’Accademia di Belle Arti di Milano, allievo del Maestro Cantatore. Ha allestito la sua prima mostra personale nel 1970 a Foggia e successivamente ha tenuto oltre 100 personali in importanti gallerie nelle principali città italiane ed estere.
Ha esposto nei Musei Civici di Troia, Manfredonia, Monte S. Angelo, Foggia. Dal 1988 al 1998, d’intesa con la soprintendenza Archeologica della Puglia ha istallato, negli spazi della Necropoli Paleocristiana della “Salata” di Vieste, una serie di opere scultoree. Nel 1980 si è dedicato alla scultura sia in pietra che in bronzo a tutto tondo. Dal 1990 ha realizzato lavori su ceramica, pezzi unici e serie di multipli dipinti a mano. Nel 1998 ha donato un’opera (m. 11×2,60×0,40) con diversi materiali (bronzi, marmi, mosaici) ispirandosi alla leggenda di “Cristalda e Pizzomunno”, collocata nella rotatoria del lungomare Europa. Nel 2004 ha realizzato una stele per la pace in bronzo in onore ai ” Caduti di Nassirya ” ( m.1,90). Ha anche portato a termine una porta in bronzo ” La porta del mare ” (m. 3,30 x 1,80) per la chiesa di San. Francesco a Vieste. Strava realizzando un’opera da donare all’istituenda “Community library” nel complesso ex monastico di San Francesco, ora rimasta incompiuta