Tema al centro dell’incontro tra studiosi provenienti da tutta Europa, che si svolgerà nella sala “Giuseppe Ruggieri” del neonato museo archeologico “Michele Petrone”, sarà “Le risorse litiche nella preistoria italiana: le selci della Maiolica”. Un tema che ha una forte correlazione con il territorio di Vieste in quanto, in località “Defensola”, a tre chilometri a Nord del centro abitato, alcuni anni fa è stata scoperta una grande miniera di selce che gli studiosi non hanno esitato a definire come “la più importante d’Europa”. Tanto è vero che l’Università di Siena la sta studiando minuziosamente, con varie campagne di ispezione che già hanno portato alla luce reperti di straordinario valore, ora esposti in una sezione appositamente allestita nel citato museo archeologico cittadino.
Il seminario di studi che avrà luogo domani, dalle 9:00 alle 19:00, è stato proposto dal prof. Giacomo Eramo, docente di mineralogia e petrografia applicata ai beni culturali presso il Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell’Università di Bari, nella sua qualità di responsabile del progetto italo-francese “Galileo 2019” in collaborazione con l’Univertè Cote d’Azur, Cnrs, Cepam di Nizza. Con il prof. Eramo, ha curato l’organizzazione dell’evento anche il dott. Italo Maria Muntoni, funzionario archeologo responsabile area II Patrimonio Archeologico e delegato del direttore generale ABAP.
Ai lavori parteciperanno studiosi francesi e italiani di diversi istituti di ricerca universitari che hanno in corso progetti di ricerca sulla formazione della selce di Maiolica, di cui, tra l’altro, è ricco il territorio del Gargano e di Vieste, in particolare. I saluti istituzionali saranno porti dal sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, e dall’assessora alla Cultura, Graziamaria Starace.
L’incontro prevede, inoltre, per martedì, 15 ottobre, una ricognizione degli studiosi presso la miniera della “Defensola”, dove, tra l’altro, è stato allestito un percorso dedicato, al fine di meglio poter accedere all’importante sito archeologico, purtroppo non accessibile a tutti per via delle limitate dimensioni dei camminamenti sotterranei. Grazie a eventi come questo, il Comune di Vieste spera di poter presto realizzare degli “spaccati” della miniera da collocare nell’ambito del museo archeologico.
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