La cattura del ricercato è stata possibile grazie all’emissione di un mandato d’arresto europeo nei suoi confronti su richiesta della DDA di Bari. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Foggia hanno quindi attivato il previsto canale di cooperazione internazionale tra Forze di Polizia europee tramite la Divisione SIRENE. Dopo l’arresto avvenuto in Spagna, con l’invio all’estero anche di investigatori dell’Arma dei Carabinieri, la DDA di Bari ha anche emesso un ordine europeo di indagine al fine in particolare di eseguire una perquisizione domiciliare all’interno del domicilio di DELLA MALVA Danilo Pietro a Maspalomas, allo scopo così di trovare elementi utili alle indagini e, soprattutto, per dimostrare l’implicazione diretta del viestano in un’organizzazione criminale mafiosa dedita al traffico di sostanze stupefacenti. L’esecuzione della perquisizione eseguita a Maspalomas dalla Polizia spagnola con l’assistenza dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Foggia ha quindi permesso di avere piena conferma dal punto di vista investigativo alle indagini di Carabinieri e DDA di Bari, a seguito – nello specifico – del sequestro di documentazione ritenuta dagli inquirenti importante e di conseguenza utile a dimostrare la sussistenza dei reati per cui si procede.
L’organizzazione criminale mafiosa disarticolata da Carabinieri e Magistrati, di cui DELLA MALVA Danilo Pietro è considerato dagli investigatori essere uno degli affiliati di maggiore rilievo, è ritenuta essere particolarmente attiva nel traffico di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashisc e marijuana. Presso l’Aeroporto di Roma-Fiumicino, alcuni giorni fa, i militari del Nucleo Investigativo con l’assistenza della POLARIA hanno quindi preso in consegna l’uomo dopo l’esecuzione della procedura di estradizione, che è stato poi tradotto in carcere a Rebibbia, dove tuttora si trova in regime di custodia cautelare.
Tale organizzazione criminale strutturata si inquadra nell’ambito di quella che viene oramai classificata comunemente la c.d. “Quarta Mafia”, localizzata in Provincia di Foggia, con influenza specifica nella cittadina di Vieste. La stessa è caratterizzata dalla crudeltà dei metodi adottati dagli affiliati nella realizzazione degli scopi illeciti, dall’alto coefficiente di violenza e dall’uso spregiudicato di armi lunghe quali in particolare i micidiali fucili AK-47 kalshnikov o i fucili calibro 12 caricati a pallettoni. Nel vertiginoso business criminale del traffico delle sostanze stupefacenti, Vieste risulta essere il fulcro centrale dell’intera attività, in virtù principalmente del grande afflusso turistico che caratterizza la cittadina garganica. Un vero e proprio hub nello smercio di droga.
Anche questa volta però, addirittura con un’attività di investigazione transazionale, la risposta dello Stato è arrivata ed in questo caso con gli importanti arresti dell’operazione antimafia “Neve di Marzo” dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Foggia coordinati dalla DDA di Bari.
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