Attualità

Parte da Vieste la protesta dei sindaci del G20 spiagge: “Turismo in grave pericolo, Conte ci ascolti”

Incredulità, rabbia e sconcerto, questi i sentimenti dei 26 sindaci delle località balneari più importanti d’Italia, facenti parte del G20s, all’indomani della conferenza stampa del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte.

I sindaci di Arzachena, Bellaria Igea Marina,Caorle,   Castiglione della Pescaia, Cattolica, Cavallino Treporti, Cervia, Chioggia, Comacchio, Forio, Grado, Grosseto,  Ischia, Jesolo, Lignano Sabbiadoro, Orbetello, Riccione,   Rosolina, San Michele al Tagliamento,  San Vincenzo,   Sorrento,Taormina, Viareggio,Vieste, si aspettavano dal Dpcm della “fase 2” date, modalità o un minimo di indicazioni per poter avviare le attività preliminari all’avvio della stagione turistica. Invece nulla di tutto ciò, se non “uno sterile riferimento a dati turistici”. Impegni nulli per il momento e questo ha come conseguenza – sostengono i primi cittadini delle località balneari più importanti d’Italia – “una ricaduta drammatica sull’interno tessuto economico, imprenditoriale e sociale dei territori che di turismo vivono, e solo per un periodo limitato dell’anno, quello estivo”.

La voce corale dei sindaci dei comuni G20s richiamano “con forza all’impegno verso questo settore – il turismo balneare – il capo del Governo, i ministri competenti e i presidenti di Regioni perché, tutti, s’impegnino, ora, a trovare soluzioni immediate, altrimenti ci troveremo a settembre – osservano – con un intero sistema che sarà al collasso”.

“Non escludiamo nei prossimi giorni azioni eclatanti – dichiarano i sindaci – per risvegliare l’attenzione del Governo. Stiamo perdendo credibilità internazionale e assistendo alla fuga prossima dei turisti verso destinazioni più organizzate. Chiediamo che il governo Conte ci ascolti.

Noi sappiamo già come intervenire nei nostri territori, siamo in grado di operare in sicurezza con i nostri operatori, ci bastano date e regole certe e noi saremo i primi a farle rispettare. Non è possibile immaginare di decidere l’apertura delle spiagge a ridosso dell’apertura della stagione estiva. L’avvio di una serie di attività come la predisposizione di arenili, strutture e dei diversi servizi necessità di almeno 30/40 giorni”, evidenziano i sindaci del G20s, che in merito si sono sentiti in una video conferenza organizzata con urgenza.

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