PUGLIA – Norme meno restrittive per gli stabilimenti balneari
Sì all’uso delle piscine, divieto di accesso a bar e bagni per chi non è cliente del lido, stop a calcetto e beach volley, niente termoscanner per i bagnanti all’ingresso e soprattutto stop alle lunghe passeggiate di bagnanti sul bagnasciuga passando fra spiagge libere e vari lidi. Sono alcune delle regole presenti all’interno delle linee guida operative per l’apertura degli stabilimenti balneari. Il documento è stato messo a punto dalla Regione e inviato alle principali associazioni che rappresentano i gestori dei lidi (da Cna, a Fiba-Confesercenti, passando per Sib) che lo hanno accolto favorevolmente anche se non mancano punti critici.
All’interno delle linee guida sono contenute le disposizioni per aprire.
A cominciare dal punto centrale, vale a dire la distanza fra ombrelloni. La Regione ha proposto una distanza di 3 metri di larghezza per 3 metri di lunghezza fra ombrellone più un corridoio di due metri per il passaggio. In più sarà necessario non superare un indice di affollamento pari a una persona per 6 metri quadri (uno stabilimento di 600 metri quadri potrà posizionare circa 50 ombrelloni). Indicazioni meno restrittive di quelle previste a livello nazionale dall’Inail che prevedeva distanze di cinque metri.
Previsto il divieto per i non clienti del lido di utilizzare bar e bagni. Inoltre sarà vietato passare dalla spiaggia libera ai lidi, ma anche da lido a lido. Questo per evitare che ci sia un buco nei controlli fatti all’ingresso dagli stabilimenti che dovranno essere dotati di recinzione, mentre i posteggi auto dovranno prevedere una postazione per il conteggio delle auto.
Lungo i percorsi per accedere allo stabilimento sarà consigliato l’uso delle mascherine. All’ingresso però niente termoscanner per i clienti. Temperatura misurata solo ai dipendenti. Il bagnino dovrà indossare mascherina Ffp2 o visiera solo in alcuni casi. La respirazione bocca a bocca in caso di annegamento sarà consentita attraverso mascherina igienica (diversa da quelle chirurgiche) o pallone Ambu per insufflare aria nei polmoni. Concesso l’uso delle piscine, ma con un minimo di 10 metri quadri a persona.
Vietate attività ludico-sportive (calcetto, beach volley, biliardino). In ogni caso il documento rappresenta una base di partenza per gli stabilimenti balneari pugliesi: “Comprendiamo che questa è una stagione di passaggio – dice Fabrizio Santorsola, presidente di Fiba- Confesercenti – il fattore dominante per i turisti sarà la percezione di sicurezza”. Forse già oggi l’incontro definitivo in Regione con le associazioni che proveranno a limare ulteriormente le distanze fra ombrelloni. Resta però l’incognita nazionale: “Queste linee guida tengono conto delle specificità delle spiagge pugliesi – conferma l’assessora regionale al Turismo Loredana Capone – ora c’è da capire se davvero il governo vorrà pubblicare linee guida nazionali identiche per tutte le Regioni. Se è così, ci auguriamo che il governo faccia presto e che tenga conto dei nostri suggerimenti. Noi siamo pronti”. (fonte: La Repubblica)