PESCHICI – Il sindaco Tavaglione: “Allungare la stagione turistica ritardando l’apertura delle scuole”
Prolungare la stagione turistica e ritardare l’apertura dell’ano scolastico. E’ questa la richiesta del sindaco di Peschici, Franco Tavagliomne, rivolta al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, con una lettera inviata, per conoscenza, anche a diverse altre autorità istituzionali e scolastiche.
“Com’è noto la situazione emergenziale che ha investito la vita dei singoli e i diversi settori della società – scrive Tavaglione – ci induce a riconsiderare l’organizzazione dell’avvio del nuovo anno scolastico 2020/2021. La necessità di riorganizzare le modalità operative delle scuole, imposta dal mutato contesto, ha infatti creato l’esigenza di ridefinire gli interessi degli studenti e famiglie con la ripartenza economica dell’Italia ed in particolare del Settore Turismo. La cosa più importante, in questo momento – aggiunge il sindaco di Peschici – è ponderare le priorità del Paese Italia: solo così si potranno ricucire gli strappi causati dall’emergenza. Negli anni passati c’è stato ciclicamente il tentativo di riportare la data dell’inizio anno scolastico al primo ottobre. Ma non si è mai tornati indietro. In questo nuovo contesto si può fare? Si potrebbe contestualmente proporre un prolungamento della stagione estiva?”
“L’idea dello slittamento nazionale del calendario scolastico dalle Alpi alla Sicilia – argomenta Tavaglione – porterebbe ad una seria destagionalizzazione dei flussi turistici. Prolungare la stagione aumenterebbe il periodo lavorativo ed il turismo delle famiglie aiuterebbe il Settore del Turismo. Tanto premesso si rilancia uno slogan coniato qualche tempo fa e che condivido: più istruzione, più turismo. Più istruzione perché sebbene il calendario scolastico da approntare preveda lo stesso numero di giorni attuali, eviteremmo ai ragazzi, ai docenti e a tutto il personale le lezioni a settembre, quando al Sud fa ancora molto caldo. Più turismo perché – conclude il sindaco di Peschici – molti stabilimenti balneari e tutto l’indotto del settore potrebbe godere di almeno altre due settimane utili, a maggior ragione se la Puglia sul tema diventa la Regione apripista anche per il Nord”.