In sinergia con la sezione di Italia Nostra di Foggia, quella di Vieste, liberi professionisti, altre scuole del territorio e la compartecipazione del Comune di Vieste, il 3 dicembre si dà avvio al corso che prevede quattro incontri in sede e un’uscita in campo. Si sono avvicendati relatori competenti, per raccontarci il territorio, per insegnarci a percorrere sentieri, tratturi antichi e tutt’ora percorribili, per condurci a scoprire quel che ci appartiene, ciò che dobbiamo tutelare . Gli incontri si sono susseguiti, sviscerando aspetti correlati fra loro: dall’archeologia alla storia dell’arte, dalla religione alla tradizione, dai riti pastorali al culto micaelico. Abbiamo virtualmente percorso la strada dei pellegrini ma su tracciati antichi si è realmente svolto il quarto incontro, immersi nel bosco e nella natura, proprio “sulla via”. L’ultimo incontro, quello conclusivo, si sarebbe dovuto tenere il 5 marzo, giorno che invece ha visto chiudersi anche i cancelli della nostra scuola, dando l’avvio alla quarantena, causa Covid 19.
E’ trascorso del tempo ma, il 29 maggio, siamo riusciti a portare a termine il corso, in modalità web, e l’interattività tra i corsisti si è ricreata virtualmente.
Protagonisti i corsisti, e fra gli intervenuti la prof.ssa P. di Mambro, coordinatrice Nazionale del settore Educazione e Formazione di Italia Nostra; l’assessore all’Istruzione e alla Cultura del Comune di Vieste, la prof.ssa G.M. Starace; il Presidente di Italia Nostra sez. di Vieste, l’arch. P. del Giudice; la prof.ssa G. Cutolo, la quale si è spesa sia in funzione di coodirettrice, sia come relatrice, offrendoci la sua lunga e solida esperienza nel settore. A presiedere l’incontro, la Dirigente dell’IPEOA prof.ssa E. Tribò che ha fatto si che il corso potesse divenire realtà, credendo più di chiunque altro al compito di sensibilizzazione e attenzione all’ambiente che l’istituzione scuola deve avere sul territorio.
Un incontro di arricchimento, quello conclusivo, anche sul piano umano, una condivisione del percorso fatto, una espressa volontà a non fermarsi di fronte all’insensibilità, all’ignoranza, alla non valorizzazione del nostro patrimonio … che dire, ignorare sarebbe un po’ negarsi, come a dire di “non essere nel luogo che ci identifica e nel quale ci possiamo ritrovare, il luogo dell’anima, delle radici, della nostra storia” .
Prof.ssa Carmela Esposito
Referente EDU Italia Nostra Vieste
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