E’ accaduto lo scorso fine settimana, a Vieste, dove la polizia ha arrestato l’uomo, fratello di un esponente di primissimo piano della criminalità organizzata locale, intento a dare disposizione ad alcuni turisti su dove parcheggiare l’auto per poi raggiungere le sottostanti spiagge.
L’attività si inserisce nella cornice operativa predisposta dalla questura di Foggia, che ha disposto servizi straordinari di controllo del territorio nella città di Vieste, impiegando personale della squadra mobile ed equipaggi del reparto prevenzione crimine Puglia Settentrionale e della Sottosezione Polizia stradale di Vieste.
Nell’ambito di tali servizi nella cittadina garganica, in questo periodo caratterizzata dalla presenza di un notevole afflusso di turisti, gli operatori della stradale e della mobile hanno notato la presenza dell’uomo sul ciglio della strada.
Essendo forte il sospetto che l’uomo stesse praticando in maniera illecita l’attività di parcheggiatore (considerato che quella zona era priva di spazi dedicati alla sosta legalmente regolamentata dal Comune di Vieste) e non potendosi escludere che lo stesso gestisse a proprio piacimento gli spazi ai margini della carreggiata, consentendo il parcheggio di veicoli dietro imposizione del versamento di somme di denaro, gli investigatori della squadra mobile, in abiti civili e con auto civetta, hanno deciso di fingersi turisti e parcheggiare anche loro l’auto in quel luogo.
Subito dopo aver parcheggiato l’auto, gli operatori di Polizia, con asciugamano in spalla come un qualunque vacanziere, noncuranti della presenza del 49enne, si sono incamminati verso il sentiero che porta in spiaggia. Tuttavia, dopo pochissimi passi, i due operatori sono stati richiamati dalle grida dell’uomo, che si avvicinava loro richiedendo il pagamento di una somma di denaro per aver posteggiato l’auto in quella zona, esplicitamente indicata come ‘roba sua’.
Di fronte al rifiuto degli apparenti turisti, il parcheggiatore ha fatto valere la propria pretesa con tono intimidatorio e prepotente, dichiarando che dovevano corrispondergli una somma di denaro o spostare immediatamente l’autovettura altrimenti avrebbe provveduto lui stesso a ‘squarciarla’. Palesatosi, quindi, il chiaro tentativo di estorsione, i due operatori della squadra mobile si sono qualificati come poliziotti procedendo all’arresto, insieme ai colleghi del reparto prevenzione crimine e del distaccamento della polizia stradale nel frattempo giunti subito sul posto.
“La presenza dell’uomo in quel luogo, quotidianamente affollato dalle auto dei turisti che vi parcheggiano per godere delle bellissime spiagge sottostanti, era già stata notata nei giorni precedenti da parte degli operatori della Polizia stradale di Vieste”, spiegano dalla Questura. “Evidentemente, però, in quelle occasioni la vista di auto di servizio con colori d’istituto aveva indotto lo stesso a non esporsi con le pretese estorsive”. Nella tarda mattinata di ieri, il gip del tribunale di Foggia, sulla scorta degli elementi raccolti, ha convalidato l’arresto applicando la misura della custodia cautelare in carcere. (Comunicato stampa Questura Foggia)
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