ESTATE 2020 – Gallipoli, Tremiti e Vieste le località balneari più ambite d’Italia
Sono dati tutto sommato soddisfacenti quelli rilevati da un’indagine sul turismo mare ad agosto realizzata dalla Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (Cna). Con un totale di 35 milioni di presenze, gli stabilimenti balneari della Penisola registrano infatti segnali confortanti, dopo gli andamenti estremamente negativi di giugno e luglio.
Certo, a pesare rimane la quasi completa assenza di turisti stranieri, mentre la maggior parte delle presenze è stata garantita da una domanda di prossimità per soggiorni brevi. L’emergenza sanitaria, sottolinea sempre il Cna, ha inoltre spinto molti turisti a preferire gli appartamenti alle strutture collettive. E, chi l’aveva a disposizione, ha riaperto una seconda casa.
La palma di regione dalle spiagge più ambite è stata in particolare la Puglia con Gallipoli e tutto il Salento, le isole Tremiti e Vieste. Subito dietro, due mete tradizionali del turismo balneare, Toscana ed Emilia-Romagna. Tra le località più frequentate, Viareggio, Forte dei Marmi, l’isola d’Elba e Punta Ala, così come Rimini, Riccione, Milano Marittima, Cervia e i lidi ferraresi.
A ridosso del trio di testa si piazzano poi Sardegna, Lazio e Campania. “Purtroppo – si legge però nella nota del Cna – il successo dell’isola mediterranea è stato minato dal comportamento sconsiderato di una minoranza molto limitata di turisti, non locali, disattenti alle regole. Al contrario, il rispetto delle regole ha contribuito a determinare quasi dappertutto il successo delle spiagge nazionali. Peccato”. La graduatoria prosegue quindi con Marche, Veneto, Calabria, Sicilia, Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Abruzzo, Basilicata e Molise. Dovunque, però, l’effervescenza turistica è risultata molto significativa.
In controtendenza rispetto alla quasi generalità italiana, in alcune località si è rilevata infine anche una forte presenza di turisti stranieri. È il caso per esempio di Jesolo, in Veneto dove le presenze internazionali (di lingua tedesca in particolare) hanno sfiorato il 50% dei villeggianti. (fonte: Quotidiano Travel)