Come già comunicato sabato, nel corso del Tg Gargano, dal sindaco, Giuseppe Nobiletti, il focolaio alla Turati sarebbe partito da un operatore socio sanitario impiegato presso la struttura, risultato positivo. Il contagio avrebbe, quindi, interessato più venti anziani ricoverati, ma anche altri tre operatori. La maggior parte di loro sarebbe, in ogni caso, asintomatica. Solo per tre o quattro ricoverati sarebbe in corso la necessaria terapia.
La direzione della Fondazione ha subito messo in atto il piano previsto dai protocolli, isolando la “Casa protetta”, da le altre strutture funzionanti nel complesso socio sanitario. In giornata saranno effettuati i tamponi a tutti gli altri ricoverati, come pure a tutto il personale (medici, infermieri, Oss, manutentori, amministrativi) che sono impiegati presso la Fondazione che, nella prima ondata della pandemia (quella di primavera), non ha registrato alcun caso di contagio.
Il sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, come già detto, ha fatto sapere che “la situazione è sotto controllo” ma lamenta “ritardi nella comunicazione da parte degli organi competenti”.
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