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VIESTE – “Il faro non si tocca”, il Comune impugna bando di gara del Ministero che vorrebbe privatizzarlo

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Con una delibera (n. 59) approvata in data di oggi, la Giunta comunale, su relazione del sindaco, Giuseppe Nobiletti, ha deciso di impugnare il bando di gara con il quale il Ministero della Difesa, per il tramite della Società in house “Difesa servizi s.p.a.”, intende concedere a terzi l’uso del faro di Santa Eufemia ai fini di una “asserita valorizzazione” secondo il discutibile criterio di “accogliere anche attività turistiche, ricettive, ristorative, ricreative”.

“Il faro di Vieste non si tocca”, fanno sapere da Palazzo di Città. “E’ e deve rimare patrimonio pubblico”.

Nella sua relazione, il sindaco Nobiletti ha chiarito che “con bando di gara pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 5 Serie Speciale-Contratti Pubblici n. 149 del 21.12.2020, avente ad oggetto la Valorizzazione tramite affidamento in concessione ex art. 535 del D. L.vo n. 66/2010 dei fari e segnalamenti della Marina Militare”, la società Difesa servizi s.p.a., Società in house del Ministero della Difesa, con sede in Roma, ha avviato una procedura aperta volta alla concessione in uso a terzi, tra l’altro, anche del “Faro Isola di S.Eufemia”. La procedura pubblica intrapresa, tuttavia, contrasta con le determinazioni precedentemente assunte da questa Amministrazione per l’uso pubblico del cespite immobiliare. Infatti, è da ricordare che, con istanza prot. n. 4797 del 01.03.2018, inoltrata al Comando Marittimo Sud di Taranto e all’Agenzia del Demanio, l’Amministrazione comunale manifestava il proprio formale interesse alla concessione e all’uso del Faro di Sant’Eufemia, finalizzato alla massima “valorizzazione del patrimonio culturale” locale ed assicurare “le migliori condizioni di conoscenza, utilizzazione e fruizione del patrimonio stesso, e conseguentemente, di conservazione, ad ogni tipo di pubblico, al fine di incentivare lo sviluppo della cultura”. Ciò nonostante, con la indetta gara, si mira ad una sua asserita “valorizzazione” secondo il discutibile criterio di “accogliere anche attività turistiche, ricettive, ristorative, ricreative”. Questo Ente ha sollecitato l’Agenzia del demanio con una nuova istanza, ai sensi dell’art. 5, comma 5, del D. Lgs. n. 85/2010, per riaffermare la volontà di un’attribuzione in

favore del Comune di Vieste dell’isolotto e del Faro di Sant’Eufemia ed anche notificato un’istanza di autotutela, prot. n. 3665 del 3.02.2021, per pervenire ad uno stralcio in parte qua del bando di gara. Benchè allo stato siano in corso delle trattative per risolvere

bonariamente la problematica, è necessario non lasciare scadere i termini per la impugnazione degli atti ritenuti lesivi”.

In ragione di ciò, la Giunta comunale, dopo aver approvato la relazione del sindaco, ha deciso di proporre “un’azione

giurisdizionale per impugnare il bando di gara pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale”, affidando l’incarico, oltre che al legale del Comune, Michele Fusilli, anche ad uno esterno, vale a dire all’avv. Antonio Leonardo Deramo del libero foro, con studio in Bari “dando per rato e valido il loro operato”.

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