Per quanto riguarda il porto “vecchio” di Vieste, il finanziamento ammonta a 700 mila euro e servirà a completare e mettere in sicurezza la banchina detta di San Lorenzo (ove attraccano i pescherecci), a completare i due fabbricati posti alla “mancina” (mercato del pesce e servizi igienici), a pavimentare la stessa “mancina”, ampliare il molo d’attracco con la realizzazione di nuova pavimentazione in pietra dove si scarica il pesce, realizzazione nuovo impianto di pubblica illuminazione, realizzazione nuovo manto stradale nell’area destinata al percorso dei mezzi.
Di seguito il comunicato stampa del presidente Paolicelli:
“Con lo stanziamento di circa 9 milioni di euro, la Regione Puglia, grazie al lavoro dell’assessore Pentassuglia e dei suoi uffici, finanzierà progetti volti a migliorare la qualità del comparto ittico, fondamentale per il nostro territorio e fiore all’occhiello dell’agroalimentare pugliese. La graduatoria approvata con una determina del 25 marzo ammette 16 progetti presentati da altrettanti comuni costieri dal Gargano al Salento, per i quali la pesca rappresenta un’attività prioritaria in termini di sviluppo economico, oltre che un elemento dal carattere fortemente identitario. I progetti finanziati, con le risorse previste dal FEAMP, il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, sono orientati a migliorare il controllo, la tracciabilità e quindi la qualità dei prodotti sbarcati, contribuendo ad accrescere l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale.
La prospettiva è quella di agevolare le procedure di sbarco nei porti pescherecci, valorizzandone le attività e favorendo una maggiore competitività dell’intera filiera ittica regionale. In questo modo non potranno che migliorare anche le condizioni di lavoro, con gli operatori che godranno di maggiori tutele per la propria salute e la propria sicurezza.
I progetti previsti in graduatoria, presentati dai comuni di Vieste, Peschici, Zapponeta, Margherita di Savoia, Ischitella, Barletta, Bisceglie, Molfetta, Polignano a Mare, Fasano, Carovigno, Salve, Maruggio, Castrignano del Capo, Gallipoli e Ugento, prevedono iniziative che vanno dal miglioramento delle infrastrutture dei porti di pesca, comprese le sale per la vendita all’asta e i siti di sbarco, fino al potenziamento del sistema di raccolta dei rifiuti marini e il controllo sulla tracciabilità dei prodotti.
Con questo importante contributo si dà l’inizio a un processo di rinnovamento e di pianificazione per rendere migliore un settore, quello della pesca, che contribuisce in maniera determinante alla crescita economica, commerciale e culturale della Puglia, e che rende la nostra regione famosa in tutto il mondo”.
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