VIESTE – “Non può battere un cuore se è di pietra”, gli auguri di Pasqua di don Tonino Baldi
“Siamo salvati da Dio attraverso la morte e la Risurrezione di Gesù, che ci dona il suo Spirito di risorti con Lui.
E’ questa la logica dell’amore di Dio: Gesù dona la vita perché l’uomo venga ricuperato nella giustizia e nella verità. E viva.
“Donare la vita”.
Difficilmente l’uomo può comprendere questa logica di amore se vive immerso nelle sue pretese umane così spesso piene di contrasti, di rivalità, di prepotenze che gli rendono buia la verità ed il cammino da intraprendere.
Non possiamo ignorare che il momento storico attuale, aggravato ancor più dalle sofferenze, preoccupazioni e conseguenze della pandemia, è un tempo che ci dà insicurezze e ci preoccupa per il nostro presente e per l’avvenire dei giovani e dei bambini che si affacciano appena ora alla vita.
Tuttavia non ci potrà essere certezza di un futuro roseo se il Signore non costituisce l’essenza primaria della nostra vita. Perché solo lui è il nostro Salvatore “ieri, oggi e sempre!” come ci ricorda la lettera agli Ebrei. Troppe volte le parole umane diventano fiumi inconcludenti ed addirittura distruttivi quando diventano espressioni di rivalità ed egoismi.
Gesù nel giorno della sua Risurrezione ci dona la sua pace “Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore”. (Giovanni 14,27)
Non potrà mai il cuore umano avere pace e serenità lontano dal cuore del Signore. Queste potranno abitare in noi solo se, convertendoci, avremo il coraggio di tornare veramente al Signore. Ed Egli ci darà “ un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterà dentro di noi; toglierà dal nostro petto il cuore di pietra e ci darà un cuore di carne, (cfr. Ez. 11,19).
Non può battere e non può vivere un cuore se è di pietra.
Allora convertiamo i nostri cuori e cambiamo e trasformiamo in bene tutta la nostra vita.
Santa Pasqua di risurrezione e di liberazione dal male, dalla morte e dal peccato che è causa di morte.
Auguri perché la vera Pasqua, quella di Gesù, sia anche la nostra Pasqua”.
don Tonino Baldi