VIESTE – Prudente (Democratici): “Le ragioni del mio abbandono della seduta del Consiglio comunale”
“Mi preme chiarire solo alcune questioni e lo faccio unicamente perché non passi la notizia, come si sta tentando di fare, che abbiamo abbandonato la seduta per andare a mangiare il panino con la frittata in riferimento alla festa di San Giorgio.
1. La maggioranza ha convocato il consiglio per il 22.04.2021, accorgendosi solo successivamente di non avere il numero legale.
2. Abbiamo preso parte ai lavori delle due commissioni ed abbiamo fatto le nostre proposte e osservazioni che puntualmente non sono state accolte per cui è veramente falso asserire che non partecipiamo ai lavori preparativi del consiglio e ai consigli.
3. Durante la capigruppo avevamo già sollevato la questione che forse non era il caso di fare il consiglio il 23.04 visto che sicuramente non si sarebbe rispettato l’orario di inizio previsto alle 10.00.
4. Il giorno 22.04.2021, come da convocazione ufficiale del presidente del consiglio, la consigliera Cannarozzi e il sottoscritto ci siamo presentati in prima convocazione e poiché eravamo gli unici consiglieri presenti, la seduta è andata deserta. In tale occasione abbiamo già fatto presente che la consigliera Cannarozzi, per motivi di lavoro, in seconda convocazione non avrebbe partecipato e che il sottoscritto alle undici e trenta avrebbe comunque abbandonato la riunione per impegni già presi e non procrasinabili e per questo motivo ho fatto presente che l’indomani avrei chiesto l’anticipazione dell’accapo riguardante il faro perchè noi come gruppo volevamo votare favorevolmente.
5. Il 23.04, come volevasi dimostrare, alle ore 10.00 eravamo presenti solo il sottoscritto e la consigliera Bevilacqua ed abbiamo atteso i consiglieri di maggioranza i quali sono arrivati con più di un’ora di ritardo e dopo vari selfie e scambi di complimenti per gli “outfit” si sono finalmente accomodati per iniziare il consiglio comunale.
6. Ho ribadito fin da subito, al presidente, al segretario e al consigliere di maggioranza che alle 11.30 avevo un altro impegno non procrastinabile, lamentandomi anche del forte ritardo col quale stava iniziando il consiglio.
7. Al tempo stesso un consigliere di minoranza, tramite pec, faceva notare che mancavano i termini di deposito degli atti del rendiconto e quindi la delibera e tutte quelle ad essa collegate sarebbero state suscettibili di annullamento.
8. Alla luce di tale riscontro, con l’unico scopo di evitare di renderci partecipi di eventuali irregolarità, abbiamo abbandonato l’aula motivando la nostra decisione.
Questa è la verità documentabile, tutto il resto è mistificazione”.
Paolo Prudente – Consigliere comunale Gruppo “Democratici”