VIESTE – Ancora prima in Puglia con oltre un milione e mezzo di presenze, bene anche Peschici
I numeri confermano ancora una volta che Vieste rimane la méta turistica balneare più frequentata di Puglia e, di conseguenza, d’Italia.
Ad avvalorarlo sono i dati ufficiali dei flussi turistici della scorsa stagione, diffusi in questi giorni dalla Regione Puglia. Scorrendo le varie cifre, emerge, inoltre, che Vieste non solo ha registrato nel 2020 il maggior numero di presenze, ma anche il maggior numero di arrivi, superando Bari (in classifica grazie anche alla presenza dell’aeroporto di Palese), che deteneva il primato nel 2019.
Ed eccole, allora le cifre, riferite alle prime dieci località in classifica. A fronte di 244 mila 446 arrivi, le presenze registrate a Vieste la scorsa stagione sono state un milione 527 mila 869. Numeri straordinari se si considera che lo scorso anno si era in piena pandemia e con la totale assenza di turisti stranieri i quali, com’è noto, non hanno potuto trascorrere vacanze all’estero.
Più di un milione di presenze in più rispetto alla seconda località pugliese in classifica, vale a dire la salentina Otranto che ne totalizza 526 mila 282 e 104 mila 581 arrivi. A seguire, Bari, con 505 mila 487 presenze e 164 mila 913 arrivi. La vicina Peschici si piazza al 5° posto, con 462 mila 216 presenze e 71mila 709 arrivi. Scorrendo ancora la classifica, si nota Gallipoli (definita la “Rimini” del Sud) che raggiunge le 418 mila 25 presenze e 83 mila 141 arrivi.
Sempre grandi numeri, insomma, per Vieste che da sola supera di gran lunga località rinomate come Otranto, Ugento e Gallipoli messe assieme. Se poi a quelle di Vieste si aggiungono anche le presenze di Peschici, le due località garganiche assommano quelle di tre quarti di Salento.
E questo, come si è avuto modo di riferire altre volte, nonostante l’assenza di un aeroporto di riferimento e di strade adeguate. Si pensi, quindi, quale sarebbe l’ulteriore sviluppo se vi fossero anche queste infrastrutture.
Ben si comprende, dunque, il valore economico che il Gargano, nel suo insieme, conferisce alla Puglia, con ricavi diretti e indotti. Senza tener conto del vasto bacino occupazionale che riesce a soddisfare.