Alle ore 21 è in programma la conversazione intitolata “Chi sono gli europei?” di e con Guido Barbujani; a seguire, il concerto “Italian DNA” con l’Alkemia Quartet.
Quarantamila anni fa la terra ha assistito ad un vero e proprio conflitto di razze: i veri europei, gli uomini di Neanderthal, hanno visto giungere dall’Africa i Cro-Magnoidi, i nostri antenati. Da allora i due gruppi umani, diversi nell’aspetto, nella cultura e nel DNA, hanno coabitato per millenni: ma, alla fine, i veri europei si sono estinti. Dalla loro scomparsa, attraverso migrazioni, contatti e contaminazioni, gradualmente ha preso forma la popolazione che oggi chiamiamo europea, e con lei un continente i cui abitanti hanno avuto una storia che appare complessa ancor oggi. Per oltre due secoli gli scienziati hanno pensato che l’umanità fosse composta da gruppi differenti, ognuno dei quali omogeneo al suo interno. Oggi, grazie anche ai complessi studi sulla genetica e sul DNA, sappiamo che non è così. L’illuminante conversazione “Chi sono gli europei?” di e con Guido Barbujani, uno dei massimi genetisti italiani, professore all’Università di Ferrara e autore di innumerevoli saggi sulla genetica, pone l’accento sull’origine del concetto di identità europea, sulla definizione di razza e di razzismo.
A seguire, il concerto “Italian DNA”, un viaggio alla scoperta di come lo spirito, l’essenza, quasi la genetica dell’italianità abbiano permeato ogni genere musicale. Dalle prime esperienze del violino nel dixie di “Giuseppe” Joe Venuti fino al jazz di “Stefano” Stephane Grappelli, dal rock d’autore di Frank Zappa alla poetica romantica di Egberto Gismondi, dal “nuevo tango” di Astor Piazzolla fino all’approdo, o forse al ritorno, in Sicilia, nel Mediterraneo di Giovanni Sollima, in un crescendo di colori e ritmi della musica eso-classica.
Sul palcoscenico l’Alkemia Quartet, compagine tutta pugliese, composta dai violini di Marcello De Francesco e Pantaleo Gadaleta, dalla viola di Alfonso Mastrapasqua e dal violoncello di Giovanni Astorino. I quattro musicisti, attivi da anni in campo solistico, cameristico e dal 2014 in questa formazione quartettistica, proporranno uno spettacolo dal programma molto eterogeneo, capace di attraversare stili e linguaggi, generi ed estetiche musicali che spaziano dal jazz al tango, dal rock al dixie, dal classico al popolare.
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