Riordino Codice della Strada: bici-risciò taxi, i Comuni potranno autorizzarli
“Con l’approvazione dei nostri emendamenti al Dl Infrastrutture e trasporti abbiamo messo un punto fermo alla richiesta di sicurezza, semplificazioni e sostenibilità della mobilità che si aspettava da tempo”. Lo dichiara il deputato Emanuele Scagliusi, capogruppo M5S in commissione Trasporti alla Camera.
“Abbiamo riordinato il codice della strada – aggiunge -, in particolare per quello che riguarda il trasporto privato e non solo. Tra le altre cose, è stato votato un nostro emendamento che rende possibile effettuare servizio taxi anche con motocicli e velocipedi. Grazie a questa norma, i Comuni potranno normare i servizi con conducente anche per le moto e le biciclette o bici-risciò, attività già ampiamente sperimentate in altre capitali europee e grandi città”.
“Nuove norme arrivano anche per il settore dei monopattini che – prosegue – negli ultimi due anni hanno generato ricadute economiche davvero importanti con un abbattimento delle emissioni nocive nelle nostre città. Non sarà obbligatorio il casco se non per i minorenni, così come l’assicurazione. Si potrà circolare anche nelle ore notturne a patto che, in condizioni di ridotta visibilità, si utilizzino luce di posizione e giubbetto catarifrangente, oltre ad aver previsto zone di sosta dedicate per evitare di parcheggiare sui marciapiedi. Inoltre, per favorire una maggiore inclusione alle persone con disabilità saranno riservati gratuitamente, grazie ad incentivi da corrispondere ai Comuni, anche le strisce blu nel caso in cui i parcheggi dedicati siano occupati”.
“Infine, con il Dl Infrastrutture e trasporti, In ragione degli effetti della pandemia per il settore, l’Autorità garante dei trasporti potrà far fronte ai minor ricavi registrati nel 2020 grazie all’avanzo di risorse del Fondo di compensazione pari a 3.7 milioni di euro. Un ulteriore passo avanti verso città più sostenibili e a misura d’uomo”, conclude.