La Guardia Costiera di Manfredonia a Casa Sollievo per regalare un sorriso ai bambini degenti
Nel giorno che si festeggia l’Immacolata Concezione, il Comandante della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Manfredonia Capitano di Fregata Giuseppe Turiano, accompagnato da una rappresentanza di militari e dal Cappellano militare, Padre Giuseppe Rubbio, si è recato presso l’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo a far visita ai bambini dell’unità operativa di Pediatria oncologica e generale.
L’iniziativa è stata l’occasione per portare un messaggio di affetto e vicinanza ai piccoli degenti e alle loro famiglie, in un giorno particolare che nella tradizione sancisce l’inizio delle festività natalizie.
Ad accogliere la delegazione il Direttore Generale della Struttura Ospedaliera Dott. Michele Giuliani il quale ha avuto parole di ringraziamento, a nome di tutto lo staff sanitario operante, per il significativo gesto di vicinanza da parte delle Autorità militari e religiose.
Nel corso della breve ma intensa visita il Comandante Turiano ha voluto ringraziare a nome di tutta la Guardia Costiera anche tutto il personale medico che, nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria, quotidianamente presta servizio a favore delle persone bisognose e soprattutto di quelle più fragili.
Durante la visita Padre Giuseppe ha tenuto un piccolo momento di preghiera donando ai presenti un rosario e l’immagine di San Padre Pio da Pietralcina mentre il personale militare ha omaggiato i bambini ricoverati per il tramite dei loro genitori e del personale sanitario presente con alcuni gadget tra i quali i tradizionali berretti riportanti il logo della Guardia Costiera, regalando un piccolo sorriso ai piccoli ospiti dell’ospedale.
Piace terminare questa nota stampa con due citazioni di Beata e Santa Madre Teresa di Calcutta che danno il senso all’incontro odierno “ l’importante non è ciò che facciamo, ma quanto amore mettiamo in ciò che facciamo, bisogna fare piccole cose con grande amore ” e “ non capiremo mai abbastanza quanto bene è capace di fare un sorriso”.