Premesso che:
– Lunedì 6 dicembre, un cittadino di Vieste è caduto da un balcone e sono stati prontamente chiamati i soccorsi, ma l’ambulanza è giunta sul posto solo dopo 45 minuti;
– Purtroppo, quanto esposto nel punto precedente è solo l’ultimo caso di una lunga lista che è emblematica della gravissima situazione in cui versa il servizio di emergenza-urgenza nella provincia di Foggia.
Considerato che:
– La Capitanata già paga le conseguenze di una rete stradale inadeguatissima e di condizioni orografiche che possono concretamente impedire, in caso di urgenza, un intervento in tempi utili;
– Da tempo, e nonostante i nostri ripetuti appelli, la terra di Foggia è nel mirino di costanti tagli al servizio sanitario. Un depauperamento progressivo che non tiene conto né dei fattori critici già evidenziati, né dell’aumento esponenziale di presenze soprattutto nel periodo estivo. All’aumento di persone che insistono sul territorio nei mesi più caldi non corrisponde, infatti, un serio potenziamento della rete di assistenza sanitaria;
– A quanto si apprende e si evince anche da confronti avuti con gli operatori, il 118 della ASL Foggia rischia la desertificazione per carenza di medici e personale sanitario, poco allettato a prestarvi servizio a causa di condizioni contrattuali ed economiche al limite della sussistenza e del sopportabile.
Tutto ciò premesso e considerato,
SI INTERROGA
il presidente della Giunta Regionale ed Assessore Regionale alla Sanità, dott. Michele Emiliano, per sapere:
1) Se sia a conoscenza della gravissima carenza di personale e di mezzi del servizio di emergenzaurgenza della ASL Foggia.
2) Se intenda procedere, e come, affinché si possano garantire condizioni eque di lavoro per il personale medico e paramedico del 118.
3) Se non ritenga improcrastinabile un serio potenziamento del servizio, invertendo il trend che vede progressivamente e drammaticamente ridotti gli spazi di soccorso e di assistenza sanitaria in Capitanata.
Avv. Giandiego Gatta