Nonostante il freddo pungente e il vento impetuoso, tanti, tantissimi, hanno inteso visitare la sacra rappresentazione, anche per dare merito a chi, con tanto lavoro e abnegazione, ha voluto riproporre uno degli eventi più belli del Natale a Vieste. Si sa, infatti, che si tratta di una manifestazione di grande rilievo socio-culturale poiché realizzato con dovizia di particolari e grande attenzione agli eventi storici, per nulla discostandosi dalla pura e didascalica rappresentazione dell’avvenimento che ha cambiato le sorti del mondo. Per di più, il presepe vivente viene realizzato dagli studenti delle scuole di Vieste accomunati dalla voglia di regalare alla città e ai suoi ospiti, un momento non solo di riflessione ma anche di promozione.
Location di quest’anno, come detto, il bellissimo (anche se solitario, in questo periodo invernale) Centro storico, con via Duomo, scalinata della basilica Cattedrale, via Cimaglia, via Judeca, via Vesta, Largo Seggio, dove sono stati approntati gli allestimenti delle varie scene che hanno portato a rivivere quell’epoca, con la parte dedicata agli “occupatori” dell’Impero Romano, e quella tipicamente palestinese.
Gli obiettivi che l’evento natalizio si è prefissato quest’anno sono stati caratterizzati, come accennato, dalla rappresentazione tradizionale del presepe, vale a dire quello che San Francesco “inventò” a Greccio per rendere “materiale e terreno” il grande mistero della nascita di Gesù. Più di 150 i figuranti (perlopiù giovani) che, sullo sfondo di un’ambientazione suggestiva e meticolosamente riprodotta, hanno fatto rivivere i momenti più esaltanti della venuta di Gesù sulla terra.
Per la prima volta, ad organizzare l’evento è stata una organizzazione di laici, vale a dire la neonata associazione culturale “Sacre Rappresentazioni religiose”, costituitasi nei mesi scorsi proprio per portare in scena i momenti più significativi della vita di Gesù. E, come prima rappresentazione, si può dire che tutto si sia svolto nel modo migliore e sotto la stretta osservanza delle norme antiCovid, che hanno permesso ai tantissimi visitatori di poter assistere alla rappresentazione nella massima sicurezza, grazie alla collaborazione di tutti, in particolare delle associazioni di Protezione civile e di volontariato la cui disponibilità si è dimostrata, come sempre, preziosa.
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