L’iniziativa, ribatezzata, ‘D’amore si vive, non si muore’, era nata affinché il messaggio contro la violenza sulle donne raggiungesse le persone di tutte le età che ogni giorno frequentano uno degli spazi di aggregazione più importanti. “Vogliamo che quella panchina sia sotto gli occhi di tutti, ogni giorno, perché il cambiamento culturale necessario a sconfiggere la violenza di genere va coltivato e sostenuto tutti i giorni, in ogni momento” aveva dichiarato il sindaco.
A distanza di poco più di un mese, il primo cittadino Michele Sementino, si è visto costretto a commentare l’atto vandalico: “Una panchina rotta si può aggiustare.Più difficile, per chi si diverte così, è riempire la propria vuota esistenza. Sfasciare panchine non vi trasformerà in uomini, resterete quello che siete”.
Questa volta, a Vico del Gargano, l’amore non ha vinto su tutto.
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