VIESTE – Riqualificazione della zona “ex oratorio”, sarà demolito (e ricostruito) lo stabile fatiscente
Sarà, finalmente, riqualificata l’area a ridosso dell’ex oratorio di San Giuseppe Operaio, su cui sorge l’ormai fatiscente stabile che in passato ha ospitato un asilo infantile e, prima ancora, la chiesetta provvisoria dell’omonima parrocchia, proprietaria dell’area stessa e del citato stabile.
Il fabbricato, così come prevede un’apposita convenzione, stipulata ai sensi dell’art. 28 bis del DPR 380/01, tra il Comune di Vieste, rappresentato dal Capo dell’Ufficio tecnico, ing. Vincenzo Ragno, e la parrocchia San Giuseppe Operaio, rappresentata dal parroco pro-tempore, don Michele Ascoli, sarà demolito e ricostruito (due piani interrati, destinati a box, e quattro fuori terra destinati a civili abitazioni). La convenzione, tra le altre cose, prevede che la parrocchia si assumerà l’impegno della realizzazione, diretta ed a parziale scomputo del contributo, di cui all’art 16 del citato decreto, di alcune opere di urbanizzazione, ed alla loro cessione gratuita al Comune. Le opere in questione, sono: a) realizzazione di un percorso pedonale/carrabile illuminato; b) riqualificazione del piazzale antistante la Chiesa San Giuseppe Operaio. Tale area, appartenente al patrimonio indisponibile dell’Ente ed estesa su una superficie di circa 1242 mq, sarà oggetto di intervento di manutenzione ordinaria e straordinaria mediante la sostituzione della pavimentazione, sistemazione elementi di arredo urbano, integrazione pubblica illuminazione; c) riqualificazione giardini della villa “Papa Giovanni XXIII”. Tale area, appartenente al patrimonio indisponibile del Comune, sarà oggetto di intervento di manutenzione ordinaria e straordinaria mediante sostituzione della pavimentazione dei percorsi interni e del marciapiede esterno, sistemazione elementi di arredo urbano, integrazione pubblica illuminazione.
Appena concluse le ultime procedure burocratiche, partiranno i lavori. L’intervento appare di estrema importanza, atteso che la zona (come spesso lamentato dagli abitanti) risulta quasi quotidianamente punto di incontro di giovani dediti al consumo di stupefacenti ma anche di spacciatori, al punto che si ha timore ad attraversarla, specie durante le ore serali.