Un vero Maestro, sceneggiatore, regista, attore, aiuto di Fellini per un decennio, consulente storico e sceneggiatore de “L’eredità della Priora” dal romanzo di Carlo Alianello, aderente alla nostra rete meridionalista della Carta di Venosa.
Qualche mese fa aveva realizzato un sogno grazie agli amici di Vico del Gargano, che non finiva mai di ringraziare: la pubblicazione del suo unico romanzo sui tragici avvenimenti del Risorgimento “il vento del Sud odora d’amore e di morte”.
Il 17 novembre 2021 presso il Cinema Fulgor di Rimini veniva consegnato al caro Ferruccio Castronuovo il premio “Un Felliniano nel Mondo”, quale collaboratore storico di Federico Fellini.
Rita Selvaggio, assessore alla cultura di Vico del Gargano, il comune nel quale ha vissuto gli ultimi anni, lo ricorda con queste parole:
“Ferruccio non c’è più. Lascia un vuoto incolmabile, sia sotto il profilo culturale, che cinematografico. Non dimenticherò mai le nostre chiacchierate su Vico, i suoi racconti appassionati e gli anneddoti densi di emozione su Fellini. Mi mancheranno la sua grinta, la sua passione e la sua grande voglia di fare. Addio, Maestro, riposa in pace”.
Il regista Lorenzo Sepalone, colpito dalla morte dell’amico, scrive:
“Con la morte di Ferruccio Castronuovo la Puglia, la provincia di Foggia, il Gargano perdono un artista poliedrico e originale, un uomo colto e carismatico che non ha mai smesso di inseguire i suoi sogni.
Devo dire, con amarezza, che molti non hanno compreso la sua grandezza.
Con la morte di Ferruccio perdo un amico ed abbandono il progetto di “Io, Ferruccio e Federico”, un cortometraggio che avevo intenzione di girare a Vico del Gargano basato sui racconti di vita e di cinema di questo uomo straordinario.
Ciao Ferruccio. Ti ricorderò per sempre. ”
L’amico giornalista e promotore culturale Michele Angelicchio lo ricorda così :
” Addio Ferro.
Ti sei stancato di aspettare il fantasma del tuo amico Fellini, così hai deciso di andargli incontro. Nel paradiso del Cinema, insieme a Giulietta Masina, Marcello Mastroianni e Federico, vi era una sedia vuota, l’hai occupata. Ora sarai finalmente contento.
Addio Ferruccio, addio amico, amico, amico… ”
Sulla pagina della Cineteca di Rimini viene ricordato con queste parole:
” Addio a Ferruccio Castronuovo.
Di lui Fellini si fidava. Ne apprezzava la discrezione, ne ammirava la tecnica. Per oltre dieci anni, tra la metà degli anni Settanta e la metà degli anni Ottanta, Castronuovo è stato l’ombra di Fellini, l’occhio che lo ha spiato, seguito e registrato sui set del Casanova, de La città delle donne, de E la nave va e di Ginger e Fred, restituendo, di quelle lavorazioni, il clima e la gioiosa concitazione. Sono materiali preziosi e documenti accurati in parte confluiti e per sempre salvati nel recente e riuscito documentario di Silvia Giulietti Fellinopolis. A Rimini Castronuovo era stato più volte, invitato prima dalla Fondazione Fellini, poi dalla Cineteca Comunale e da ultimo, lo scorso anno, ospite di Amarcort Film Festival che lo ha insignito del premio “un felliniano nel mondo”. Lo ricordiamo con affetto e gratitudine.”
La regista Silvia Giulietta esprime il suo dolore:
” Oggi Ferruccio Castronuovo ci ha lasciati.
Ho passato con lui gli ultimi due anni lavorando su Fellinopolis. Era diventato di famiglia. Fino all’ultimo aveva progetti da realizzare, tante idee, e l’amore per Fellini non l’ha mai abbandonato. Sono felice che, anche se tardi, ha cornonato il suo sogno di essere premiato come “Un felliniando nel mondo” a Rimini proprio nel cinema Fulgor.
Caro Ferruccio è stato bellissimo condividere gli ultimi anni della tua vita e la tua storia. Rimarrai sempre nel film Fellinopolis nel tuo mondo, contornato dalle tue meravigliose immagini e rimarrai come esempio ai posteri. Divulgherò quanto più possibile affinchè il tuo magistrale lavoro continui a vivere.
Chissà che Fellini non ti accolga lassù.
Ciao amico e maestro.”
I promotori delle rete meridionalista della Carta di Venosa esprimono alla famiglia e alla comunità culturale del Gargano le più sentite condoglianze.
Michele Di Carlo
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