Pioggia e vento non hanno fermato il consistente gruppo che, anche in tempo di pandemia, attenendosi a precise regole anticovid, hanno sempre dato vita al pellegrinaggio a piedi. Quest’anno, ancora di più per vie delle tante minacce alla pace nel mondo con l’aggravarsi della guerra in Ucraina. La loro penitenza, nell’andare a piedi verso il Santuario di Merino, la offrono alla Vergine nostra Patrona perché interceda verso Dio Padre Onnipotente. A loro va la gratitudine del popolo viestano che così degnamente rappresentano, con la speranza di giungere a giorni migliori e poter, quest’anno, finalmente tornare a festeggiare, con la dovuta solennità, la nostra Santa Maria di Merino.
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