Si tratta di un progetto di importante valore naturalistico, ambientale e storico e che fa parte di un progetto più complessivo riguardante il recupero di dune e percorsi naturalistici, ma soprattutto volto a valorizzare ancor più il nostro sistema ambientale. Il tratturo in questione, traendo origine dalla contrada “Defensola” si incrocia con quello principale che dall’abitato di Vieste, attraversando varie contrade, giunge fino a Sfinalicchio. Esso, quindi, costeggia la “Pietra della Madonna” posta alla Defensola, percorre la parte costiera, in molti tratti, sui cigli delle falesie a picco sul mare, attraversa le località “Braica” e “Punta Lunga”, sino a raggiungere la foce del canale di Palude Mezzane.
“Il tratturo, col tempo – è detto nella relazione che accompagna il progetto – pur avendo perso la sua funzione originaria, per i siti di notevole pregio paesaggistico e naturalistico attraversati, può essere valorizzato per tali finalità ed entrare a far parte della cosiddetta “sentieristica dolce”, destinata alla mobilità sostenibile con finalità ricreative e turistiche. L’intervento manutentivo proposto, ha lo scopo di recuperare il tratturo che attualmente si presenta con un fondo sconnesso, invaso da vegetazione infestante, ed in alcuni tratti percorrenti i cigli di falesie, pericoloso con rischio di caduta a mare”.
Gli interventi proposti per il recupero e la fruizione in sicurezza del tratturo, consistono nella regolarizzazione del fondo stradale con terra e pietrisco reperito in loco e nel posizionamento di componenti d’arredo aventi caratteristiche morfo-tipologiche e materiali tipici locali con la finalità di agevolare la percorrenza del sentiero pedonale (mobilità dolce), eliminare potenziali pericoli di caduta a mare dei visitatori, realizzati con interventi poco invasivi e con tecniche di ingegneria naturalistica.
Tre le altre cose, sono previsti: l’installazione di una edicola informativa e di una rastrelliera per biciclette, il taglio di vegetazione infestante invadente il sentiero, la regolarizzazione del piano stradale della larghezza di 120/150 cm, con gradini in legno di castagno e terra e pietrisco reperito in loco. Il posizionamento di una staccionata di legno di castagno a croce di Sant’Andrea su ambedue i lati del percorso. Lungo il percorso, prevista anche la realizzazione di una piccola area attrezzata da realizzare attraverso il taglio di vegetazione infestante, la regolarizzazione del fondo stradale con palizzata, terriccio e pietrisco, il posizionamento di una staccionata sul ciglio della falesia sottostante a protezione da cadute accidentali, il posizionamento di panche e cestini gettacarte. Tutti i componenti di arredo previsti, saranno fissati, a secco per terra. Il costo dell’intervento ammonta a poco più di 48 mila euro.
Insomma, un bellissimo e interessante recupero dei nostri antichi sentieri, da mettere a disposizione di tutti ed offrire come ulteriore alternativa di soggiorno ai tantissimi nostri ospiti, amanti della natura e della bellezza paesaggistica del nostro territorio.
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