Crediamo che sulla bontà di questo paradigma i dubbi siano davvero pochi. E’ evidente che il più ampio numero di esigenze riscontrate dovrà essere contemplato, non ultimo quello della tutela ambientale. Grazie agli incontri attivati in seno al dibattito pubblico promosso, ai sensi del DPCM 76/2018, sono emerse diverse sensibilità che dovranno trovare esito in una progettazione che contempli il più possibile le sollecitazioni che, in maniera costruttiva, si sono palesate.
Un cambio di paradigma, appunto, sul quale una costante fondamentale dovrà, inequivocabilmente essere, la chiarezza comunicativa verso i cittadini sui tempi realizzativi. Al contrario si rischierebbe uno scollamento fiduciario tra gli enti coinvolti, l’Anas e l’opinione pubblica, appunto. Le comunità si sono espresse a favore dell’opera. Questo dato è oggettivamente stato riscontrato negli incontri del dibattito pubblico. Così come sono emersi pareri dissonanti, legittimi e per alcuni versi anche giustificati da seri approfondimenti, ma minoritari.
Crediamo non ci sia necessità di sottolineare quanto sia importante l’esigenza di un collegamento più rapido e soprattutto più sicuro tra le nostre comunità e il resto della Capitanata. Quanto sia utile ribadire che le strade, tutte le strade, non vadano interpretate come attraversamento a senso obbligato verso un’unica municipalità ma, al contrario, in entrambi i versi.
L’interscambio tra le comunità coinvolte e la possibilità che i flussi turistici copiosi che arrivano su questi territori ogni anno restituirebbe opportunità reciproche. Non riconoscere questo aspetto sarebbe ingiusto ma soprattutto decontestualizzato anche dal punto di vista storico. Se consideriamo inoltre, che con il progresso delle tecnologie informatiche, delle tecniche di progettazione, dell’evoluzione dei materiali di costruzione, accompagnato dalla diffusa consapevolezza che approcci progettuali vocati all’ecocompatibilità, permetterebbero di vedere realizzata l’opera, contemplando anche e soprattutto le condivisibili preoccupazioni palesate da alcuni, non solo a titolo personale ma anche come riferimento di associazioni ambientaliste. Non deve tuttavia essere derubricata a sola esigenza di campanile di singole comunità, l’evidente necessità di migliorare i servizi pubblici: sanitario in primis, di mobilità, non solo pendolare, l’intercambio commerciale e quello dei flussi turistici. Sulle proposte progettuali si ritiene di condividere l’adozione di attraversamenti il più brevi possibili così da limitare al massimo l’impatto con le peculiarità morfologiche del territorio, scegliendo tra quelle con maggiore compresenza di gallerie e viadotti favorendo, lì dove possibile, l’introduzione di appositi attraversamenti faunistici.
Riteniamo di non entrare nel merito tecnico anche perché fiduciosi dell’approccio diligente, terzo e competente dell’intera struttura tecnica dell’ANAS e altrettanto consapevoli che tutto è di per se migliorabile.
Non abbiamo evidentemente la pretesa che, il nostro contributo come Amministrazione comunale, sia esaustivo e insindacabile ma abbiamo ritenuto corretto arricchire il dibattito, anche con un nostro apporto.
Amministrazione Comunale di Mattinata
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