“Un punto di arrivo e di partenza al tempo stesso, la relazione conclusiva del dibattito pubblico sul completamento della superstrada garganica, che ha sgombrato ogni dubbio sulla necessità del collegamento tra Vico del Gargano e Mattinata della SS 693, dopo aver preso in esame tutte le posizioni emerse in questi anni.
Da garganica, sono sempre stata una convinta sostenitrice dell’opera, necessaria per garantire considerazione e dignità a studenti e lavoratori pendolari, per rendere più competitivo ed attrattivo il Gargano nord-est, sostenere quindi l’economia del territorio e dell’intera Puglia, tutelare le persone e le vite umane in caso di insorgenza di malattie tempodipendenti, scongiurare tragedie annunciate a causa della viabilità difficoltosa e dei lunghi tempi di percorrenza, ma anche combattere un lungo isolamento, in particolare nei mesi invernali.
Da parlamentare, è stato così naturale e doveroso sollecitare prima e presenziare poi a un incontro con il sottosegretario Roberto Traversi (M5S), i vertici di Anas e il presidente del Parco del Gargano presso la sede del Ministero per le Infrastrutture e Trasporti per l’analisi della fattibilità del progetto (dicembre 2019). A febbraio poi abbiamo convocato i sindaci dei Comuni interessati, condiviso la preparazione e l’invio del documento da loro sottoscritto al presidente della Regione Puglia per l’inserimento del prolungamento della SS 693 tra le opere strategiche. Continuando a mantenere alta l’attenzione, siamo riusciti a far inserire il progetto nel decreto della presidenza del consiglio dei ministri come opera strategica per il territorio da commissariare.
Il dibattito pubblico per la prima volta per un’opera così al sud, apertosi il 19 gennaio dell’anno in corso, ha infine costituito una svolta epocale, così attesa e così necessaria, perché ha fissato la partecipazione e il confronto come cardini imprescindibili dell’atto preliminare alla realizzazione. Non più decisioni legate a piccoli interessi del politico, dell’amministrazione o del potente di turno, ma l’interesse collettivo, un disegno strategico di largo respiro e di prospettiva non schiacciata sull’immediato, per una volta prevalenti, finalmente prevalenti. L’auspicio è che tutto questo rappresenti un punto di non ritorno, diventi la regola e non l’eccezione, per traghettare il Gargano e la Puglia tutta nel futuro allontanandosi per sempre dalle sabbie mobili del passato, nelle quali si sono incagliate e sono affondate per lunghissimi decenni aspettative e progettualità. La speranza è che non sorgano ulteriori ostacoli per rallentare o addirittura fermare un progetto atteso da più di 40 anni, e che non è mai stato così vicino al diventare realtà. Un progetto che continuerò a seguire, con la determinazione di sempre e l’orgoglio dell’appartenenza a un Movimento che ha dedicato al superamento del gap infrastrutturale un’attenzione lodevole e tangibile”.
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