La richiesta è stata indirizzata al presidente Michele Emiliano, all’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia e al Prefetto di Foggia Carmine Esposito. Le organizzazioni agricole, infatti, dopo aver incontrato Pasquale Pazienza e avere concordato con il presidente del Parco Nazionale del Gargano sulla necessità della deroga, ora ritengono prioritario mettersi urgentemente attorno a un tavolo con la Regione Puglia per arrivare a una soluzione.
“Nell’area garganica, nei territori che ricadono all’interno del perimetro del Parco del Gargano, è necessario trovare una soluzione equa e giusta all’impossibilità da parte degli olivicoltori di smaltire i residui di potatura degli ulivi, poiché la bruciatura delle frasche è vietata. Come è noto, l’olivicoltura e l’agrumicoltura sono le più importanti attività agricole del Gargano e assumono un importante significato socio-economico per l’intera area geografica”, si legge nella lettera sottoscritta da Marino Pilati (Coldiretti Foggia), Angelo Miano (CIA Capitanata) e Filippo Schiavone (Confagricoltura Foggia).
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