Nella prima operazione, messa a segno in prossimità del porticciolo di Mattinata, i militari hanno sorpreso un pescatore sportivo intento a caricare nella propria auto un contenitore con diversi esemplari di riccio di mare. Dalle verifiche, è emerso che era privo di qualsivoglia autorizzazione alla pesca subacquea e avesse prelevato dal fondale marino in maniera del tutto abusiva un numero di esemplari di gran lunga superiore a quello che la normativa stabilisce per tale tipo di pesca (fissato in 50 esemplari per la pesca sportiva).
Al trasgressore è stata elevata una sanzione amministrativa di 2mila euro, unitamente al sequestro di tutti i 500 esemplari di riccio di mare rinvenuti e successivamente rigettati in mare.
Nella seconda operazione, invece, avvenuta nel corso delle routinarie ronde nel porto di Manfredonia, i militari hanno notato un’auto sospetta parcheggiata in testata al molo di levante. In particolare l’auto, dalle verifiche esperite, risultava intestata ad un soggetto del residente nel nord Barese sprovvisto dell’autorizzazione per l’ingresso in porto. Tale circostanza ha insospettito i militari che hanno scorto l’uomo intento alla pesca del riccio di mare. Al termine della battuta, il pescatore abusivo è stato fermato dai militari che hanno sequestrato i 500 esemplari da poco raccolti e sanzionato il trasgressore con 2mila euro di multa. Anche in questo caso i ricci, ancora allo stato vitale, sono stati rigettati in mare. Al trasgressore sono state anche contestate le violazioni per l’accesso non autorizzato nel porto di Manfredonia e l’accesso in zona a traffico riservato come da nuova ordinanza entrata in vigore dal primo aprile scorso.
Dall’anno 2020 ad oggi sono più di 12mila (di cui 1.000 nel solo mese di aprile di quest’anno) gli esemplari di riccio di mare sequestrati e successivamente rigettati in mare dai militari della guardia costiera della Capitaneria di Porto di Manfredonia. “Si ricorda che la pesca del riccio di mare è soggetta a specifiche normative che prevedono, al fine della tutela della risorsa ittica, il fermo biologico per i mesi di maggio e giugno. Per tali motivi i controlli finalizzati alla repressione di tali condotte illecite saranno intensificati al fine di tutelare l’intero ecosistema marino”.
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