Ad eseguire i lavori è l’impresa Basso Srl, con sede in Melfi (Pz) a cui spetta di far tornare in vita l’imponente torre, una delle otto ubicate sulla costa di Vieste e fatte costruire, nel 1500 dal Viceré di Napoli, Pietro Toledo. L’impresa lucana si è aggiudicata l’appalto dei lavori per complessivi 203.587,17 euro (su base di 280.848,58 euro), oltre oneri ed Iva.
La torre di San Felice, dunque, sta per tornare al suo antico splendore (termine dei lavori previsto per il prossimo mese di luglio), grazie ad un finanziamento di ben 406 mila euro che il Comune di Vieste è riuscito ad ottenere ai fini del recupero e della valorizzazione dell’antico manufatto e dell’antistante piazzale. Finanziamento che, come evidenziato dall’assessore ai lavori pubblici, Mariella Pecorelli, rientra nel progetto “CoHeN – Coastal Heritage Networh” Interreg Grecia – Italia 2014-2020, a cui il Comune di Vieste ha partecipato, proponendo il recupero della torre, particolarmente cara ai viestani.
“Questo importante risultato per la comunità viestana – ha aggiunto l’assessore – che vedrà restaurato uno dei simboli principali della Vieste storica e turistica, mi emoziona molto. Si concretizza un lungo lavoro durato tre anni, dalla possibilità di finanziamento fino all’aggiudicazione e all’avvio dei lavori, che dimostra ancora una volta la perseveranza di questa Amministrazione, attraverso la propria struttura, a raggiungere gli obiettivi prefissati, nell’interesse della comunità viestana e del territorio”.
Pochi i comuni pugliesi che sono riusciti ad ottenere i finanziamenti, grazie alla qualità dei progetti presentati. Oltre a Vieste, assegnatari sono stati Margherita di Savoia, Molfetta, Bari, Otranto e Ugento. Questo tipo di finanziamento prevede tempi molto celeri per l’esecuzione dei lavori.
Come sarà utilizzata la torre di San Felice una volta restaurata? Quali i programmi del Comune di Vieste in merito? Da tempo, a dire il vero, si pensa di trasformare la bellissima struttura in un centro polivalente di accoglienza turistica e piccolo museo. Una sorta di “biglietto da visita”, per i tanti ospiti che, prima di arrivare a Vieste, potranno essere informati compiutamente e dettagliatamente delle opportunità offerte dalla città e dal suo straordinario territorio. Un servizio pubblico, da affidare a personale specializzato e plurilingue, di rilevante importanza, assieme al recupero (unitamente al piazzale antistante, che, pavimentato in cocciopesto, diventerà un suggestivo belvedere con vista sulla baia e del famosissimo architiello) di un bene storico di grande valore culturale, troppo spesso mortificato dalla presenza di venditori ambulanti (abusivi), che squalificavano il rinomato sito.
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