La granfondo su strada riservata ad auto storiche e supercars, erede degli epici raid che hanno accompagnato l’immaginario di milioni di appassionati ad iniziare dai primi anni dello scorso secolo e che oggi rappresenta un appuntamento fisso ed atteso all’interno del panorama degli Historical Challenges, avrà come quinta lo splendido sud della penisola.
Terre impregnate di storia dove l’influenza e la magnificenza greca ancora si respirano, 1.610 chilometri suddivisi in sei tappe fatte di fatica ma anche di tanto divertimento.
Il 2022 quindi sarà l’anno del Viaggio a Sud, sarà quello che partendo dalla bellissima Pescara il 23 Maggio vi farà ritorno nel pomeriggio del 28 ma non prima di aver attraversato il Gargano ed il Salento con arrivi a Vieste e Polignano a Mare. Ma non soltanto questo perché paesaggi come quelli di Santa Maria di Leuca, la finibus terrae dei romani, dei Sassi di Matera Patrimonio dell’Unesco, della Campobasso medioevale e della splendida natura espressione del Parco della Majella, saranno realmente capaci di togliere il fiato. E cosi l’Autogiro d’Italia liberamente ispirato al coraggio, alla fatica ed alla tecnica di sfide in bianco e nero, con piloti ed auto che hanno raccontato la storia di uno sport meraviglioso come l’automobilismo, con il patrocinio dell’ASI e decine di equipaggi a bordo di auto da sogno, si arricchisce di storia, cultura e bellezza, dando vita ad un evento unico ed affascinante.
Un parco macchine arricchito anche dalla presenza della Ferrari 330 GT 2 + 2 del 1966 appartenuta al Commendator Ferrari.
Appuntamento quindi per il via della quarta edizione in Piazza Salotto a Pescara da dove gli equipaggi partiranno alla volta di Vieste dove sul promontorio del Gargano si concluderà la prima tappa; seguiranno poi gli arrivi a Polignano a Mare, Santa Maria di Leuca, Matera e Campobasso e poi il gran finale, dopo 1610 chilometri di nuovo a Pescara. “Ancora una volta mi è difficile nascondere l’emozione che provo pensando a questa nuova edizione dell’Autogiro d’Italia, la quarta – ha dichiarato Giampiero Sacchi, Direttore della manifestazione -. Come sempre abbiamo messo in campo tutta la nostra passione ed il nostro amore per un mondo, quello delle granfondo stradali, che era, ed è, linfa vitale per l’automobilismo sportivo così come per la produzione di serie. Non abbiamo mai pensato dovesse essere una corsa o una competizione ma, allo stesso modo, abbiamo creduto che un evento come questo non potesse prescindere dalla voglia di guidare, dalla fatica stessa di affrontare tappe e strade impegnative e dalla gioia di condividere tutto questo con tanti altri appassionati. Inutile nascondere quanti e quali siano le difficoltà nell’organizzare una manifestazione così lunga ed articolata e quindi l’impegno da parte di tutti, non può che essere totale. Poterlo fare poi sotto l’egida ASI è per noi motivo di grande orgoglio. Come sempre voglio rivolgere un ringraziamento sincero al CSI, Centro Sportivo Italiano, alle tante Amministrazioni coinvolte, all’Arma dei Carabinieri ed a tutti i nostri sponsor senza i quali difficilmente avremmo potuto continuare in questa nostra avventura. Per ultimo ma non ultimo, voglio rivolgere un pensiero alla Lega del Filo d’Oro alla cui causa, e per quanto ci sarà possibile, vorremmo poter contribuire perché per la solidarietà deve sempre esserci dello spazio, in qualsiasi contesto ed in qualsiasi momento”.
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