Primo premio sezione fruttato medio, all’olio monocultivar Coratina prodotto dall’azienda agricola Serrilli di San Marco in Lamis; secondo premio all’olio monocultivar Coratina dell’azienda Bio Orto di Apricena; terzo premio all’olio Don Ignazio monocultivar Ogliarola Garganica della soc. coop. agricola Copparossa di Carpino.
Primo premio sezione Fruttato leggero, all’olio dell’ azienda agricola Terre di Giano di Cagnano Varano; secondo premio all’olio della varietà ogliarola garganica prodotto dall’azienda agricola Serrilli di San Marco in Lamis; terzo premio all’olio Il Giannino della varietà Ogliarola Garganica prodotto dall’azienda Giovanni Trombetta di Carpino.
Premio speciale “Roberto Di Rodi” per il miglior olio prodotto a Vieste, all’azienda agricola Agalliu Eralda. Premio speciale per il miglior olio biologico in concorso all’azienda agricola Serrilli di San Marco in Lamis. Premio speciale Extracittà al comune di Carpino.
Menzioni di merito alle aziende Serrilli, Gargaloca, Bio Orto, Aria di Vico, Oleificio Fratelli Vieste, Tenute Donna Vittoria.
“Alla prima edizione – ha affermato il direttore del concorso ExtraGargano, Nicola Marsicani – avere oltre settanta campioni di olio in area di dodici comuni è già un ottimo risultato. Ripeto, questo concorso ha una sola finalità: quella di mettere a confronto le realtà locali per migliorare la qualità in un’ottica di conquista dei mercati internazionali. L’olio del Gargano è buono, ma deve essere ulteriormente migliorata, perché l’olio prodotto a Vieste o a carpino o a San Giovanni Rotondo ha una rilevanza strettamente territoriale. Le aziende Garganiche non vedono sbocchi commerciali nel resto dell’Italia o in Europa, tranne forse qualche imbottigliatore. Per far si che l’olio Garganico sia apprezzato dal consumatore contemporaneo, credo che un passo successivo vada fatto. No basta dire quest’olio è prodotto da me ed è il più buono. Questa bontà deve essere riconosciuta a livello unanime”.
“Personalmente – ha aggiunto la coordinatrice del concorso, Sabrina Pupillo – temevo un’eventuale carenza di adesioni e invece sono rimasta piacevolmente stupita: 44 aziende da 15 paesi del Gargano per un totale di 69 oli; non male per un territorio fatto di piccoli Comuni. La partecipazione è segno della forte importanza che riveste l’olivicoltura sul Gargano e sulla apertura e capacità di mettersi in gioco delle aziende locali. Come ho detto anche ieri durante il mio intervento, questo concorso, anche per i vincitori, non deve essere visto come un punto di arrivo ma come punto di partenza per poter crescere, tutti insieme”.
Il più soddisfatto l’assessore Dario Carlino. “Non ci aspettavamo un risultato così importante. Le aziende del territorio hanno capito la necessità di confrontarsi per migliorare la qualità e per conquistare nuovi mercati. Non ci fermiamo e pensiamo ad incrementare il nostro lavoro attraverso la creazione a Vieste di un’aula Panel per poi arrivare ad una carta degli oli garganici”.
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