Da Vieste ad Assisi in bici tutto d’un fiato: entusiasmante avventura per Mauro, Alessio e Matteo
Un nuovo, entusiasmante ed emozionante “Gran Tour” per i nostri cicloamatori Mauro Pagano, Alessio Di Legge e Matteo Bodinizzo. Hanno bissato l’avventura dello scorso anno (Vieste-Roma) cambiando, però, destinazione: da Vieste ad Assisi.
Una incredibile performance in bici per questi nostri giovani concittadini, non professionisti ma semplici “amatori del ciclismo”, quello puro, sano, che ti porta a conoscere, amare e rispettare luoghi e natura. Davvero complimenti a loro e alla Asd Cicloamatori Vieste.
Per farvi rivivere l’emozione del percorso effettuato, ecco di seguito il “Diario di bordo”, scritto da Mauro Pagano, con il quale racconta la faticosa, ma piacevole, avventura sulle due ruote.
“È successo di nuovo!
È successo che,in una sera di maggio,il 30 per l’esatezza, a me (Mauro), Alessio e Matteo ci viene una strana idea: VIESTE-ASSISI, senza mezzo al seguito e tutta d’un fiato! In poco meno di 3 giorni,senza troppi se e senza troppi ma, abbiamo pensato di dover ripetere un’esperienza fatta nello stesso giorno del 2021 (Vieste-Roma) cambiando “solo” (si fa per dire) la destinazione.
“Ragazzi, partiamo alle 2 di notte così arriviamo che è giorno”, si era pensato. Per fortuna, poi, siamo arrivati al tramonto perché questa volta la strada non la conoscevamo proprio. E così, il 2 giugno, ci siamo dati appuntamento alle 2 di notte, e via, con il “Gargano by night!”. All’alba eravamo sulla SS16 e da lì oltre 200km di pianura, passando per tutti i paesi della costa Adriatica, da Campomarino a Civitanova Marche, pedalando sulla bellissima ciclovia Adriatica,sul bellissimo ponte Ennio Flaiano a Pescara etc etc. Arrivati a Civitanova Marche, dopo più di 300 km, sapevamo che iniziava il vero giro tra paesi e brghi,strade sconosciute, deviazioni e tanto ma tanto fuori programma. Ma è proprio qui che finiscono di lavorare le gambe e si inizia a lavorare con la testa!!!! Non ci siamo mai persi d’animo, mai innervositi per qualche salitella fuori programma, ormai il meno era fatto. E fu così che, da Muccia in poi, è stato un continuo “fuori percorso”. E già, perché la traccia caricata sul Garmin (creata in 2 giorni) mi diceva che eravamo fuori percorso, ma in qualche modo dovevamo pur arrivare a destinazione, sapendo di non poter fare né superstrade né gallerie, che ci avrebbero portato a destinazione in molto meno tempo. Ma noi siamo così, siamo avventurieri. Alle ore 18:42, finalmente, entriamo in Umbria. Puntando il Valico del Colfiorito, un posto meraviglioso, che solo in bici ti trasmette certe emozioni. Da qui in poi, avevamo poche certezze, se non una: mancavano 40km. 40km di incertezze, perché, dovete sapere che gli ultimi km sono quelli più delicati, in quanto si è esausti e vorresti già essere arrivato. Ed è proprio in questi km che succede di tutto e di più! Matteo ha un problema tecnico, che per fortuna risolviamo in pochi minuti. Poi, arrivati a Foligno, ci perdiamo un paio di volte perché un cartello con indicazione Assisi non lo trovavi nemmeno a pagarlo. Ma poi via, navigatore alla mano, si inizia di nuovo a salire verso Spello e credetemi se vi dico che non sapevamo dove ci trovavamo e quanto mancava a destinazione. Ma ecco l’illuminazione di San Francesco: un cartello con indicazione “Assisi 4km”. Gli ultimi 4 km di salita, con il tramonto sulla sinistra a far da cornice. Sono le ore 20:24, è fatta! Secondo me lo spettacolo più bello è stato quello di salire ad Assisi al tramonto, perché le ultime pedalate, prima di entrare nel centro storico, sono state le più emozionanti, a tal punto che facevo le dirette con le lacrime agli occhi, perché dopo tutto, quello che rimane di questi giri sono le “emozioni””.