VIESTE – E’ tornato il pellegrinaggio: a piedi verso la grotta di San Michele
Così, dopo due anni di interruzione forzata dovuta alla pandemia, quest’anno si è ripetuto, con grande entusiasmo e partecipazione, il pellegrinaggio a Monte Sant’Angelo, in occasione della festa di San Michele.
Ancora una volta non sono mancate le emozioni, i silenzi, le preghiere nel lungo pellegrinaggio che ha portato tantissimi viestani nei valloni più profondi del bosco di Vieste e sulle alture e i pascoli che fanno da corona a Monte Sant’Angelo.
Ripercorrendo l’antico sentiero (ripristinato nelle scorse settimane grazie ad un progetto finanziato dal Gal Gargano, in collaborazione con il Comune di Vieste), anche quest’anno, in occasione della festa di San Michele, i pellegrini si sono dati appuntamento nel cuore della notte per attraversare insieme un Gargano mai visto, con itinerari che hanno messo a dura prova le gambe ma non la fede dei partecipanti.
Appuntamento dei Sammichelere storici, che hanno fatto ripartire la tradizione, sul sagrato della Cattedrale, all’una di notte, preghiere e invocazioni al Santo, introdotte da don Pasquale Vescera. Poi l’avvio della processione, che ha attraversato le viuzze e le scalinate del centro storico, per giungere fino al piazzale Manzoni, nei pressi dell’edificio dell’ex Forestale.
Flambeaux e preghiere, con lo stendardo dei pellegrini che in tre punti si sono fermati e inginocchiati per onorare il principe degli angeli, rappresentato da antiche statue custodite nelle nicchie del Seggio, di via Mafrolla e in piazza.
Poi sui pullman per il primo tratto ben comodi. A “Parco Simone”, nei pressi di Sagro, i pellegrini si sono ritrovati per proseguire a piedi, lungo il sentiero che li ha condotti, tra vallate e saliscendi, fino alla meta: la grotta di San Michele. Dove, dopo la sosta penitenziale all’esterno, si è scesi fin nelle viscere della spelonca, davanti all’altare che custodisce la preziosa statua dell’arcangelo. Qui è stata celebrata la santa messa per loro, prima della partecipazione alla solenne processione presieduta dal nostro arcivescovo, padre Franco Moscone. Poi, il ritorno a Vieste. (foto di Giuseppe Quitadamo)