È questa la previsione della proposta di legge sottoscritta da Paolo Campo (PD), presidente della V Commissione Ambiente del Consiglio Regionale pugliese, assieme ad altri consiglieri con l’obiettivo di “sospendere per 3 anni il massiccio prelievo di questa preziosa specie, tanto massiccio da metterne a rischio l’esistenza stessa”.
“Ciò che non tutti sanno – evidenzia Campo – è quanto sia lungo e delicato il ciclo vitale del riccio di mare – impiega tra i 4 e i 5 anni per raggiungere la taglia minima di cattura: 7 centimetri di diametro totale, compresi gli aculei – e quanto i cambiamenti climatici stiano influenzando negativamente la sua riproduzione.
Il valore commerciale e la funzione ambientale, ripulire i fondali rocciosi da microorganismi dannosi per altre specie, motivano l’azione straordinaria a sua tutela. Anche considerando che sulle tavole dei nostri ristoranti sono sempre più presenti i ricci provenienti da Grecia e Spagna, dove abbondano.
Fermare la pesca per almeno 3 anni – conclude il consigliere regionale del Pd – consentirà la ricostituzione delle colonie di questo bellissimo essere vivente oggi sempre meno presente nei fondali pugliesi”.
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