VIESTE – Finanziamento regionale per il primo recupero delle grotte di San Nicola di Myra
Il progetto, di 100 mila euro, presentato dal Comune di Vieste per la messa in sicurezza del sito e della chiesa rupestre di San Nicola di Myra, in zona “Pantanello”, è stato ammesso a finanziamento dalla Regione Puglia che erogherà 80 mila euro. I restanti 20 mila euro saranno finanziati direttamente dal Comune di Vieste.
Dopo l’impegno per l’acquisizione dell’area del bene rupestre di San Nicola di Myra, il Comune conferma la volontà di recupero e valorizzazione dell’area con un articolato progetto di restauro che permetterà una prima fruizione dell’ipogeo.
Il parco archeologico di San NIcola di Myra, con le sue grotte, si trova in pieno centro abitato, nella zona detta del “Pantanello”. Questo era luogo di preghiera, anzitutto, ma anche sito sepolcrale. Una necropoli, come si era soliti costruite durante quel periodo. La chiesa sotterranea di San Nicola di Myra, e le altre tre grotte che costituiscono la Necropoli (in tutto quattro), sorgono su una collinetta ad Ovest del “Pantanello”. Si trovano in prossimità del mare, un tempo in riva al mare, all’interno del bacino portuale dell’antico porto Aviane, con l’entrata rivolta al sole nascente. Esse sono state certamente il rifugio di monaci di San Basilio in fuga dall’Impero Romano d’Oriente, perseguitati dalla furia del movimento degli Iconoclasti che si opponevano con forza alla rappresentazione dei santi tramite immagini sacre, cancellando gli affreschi già esistenti ed eliminando anche fisicamente chi invece amava queste immagini.
Grazie a questo primo finanziamento, si potrà mettere in sicurezza e rendere fruibile, parte dell’antico sito che va ad aggiungersi agli altri di cui, per fortuna, è ricco il nostro territorio e che ben si prestano per una seria attività di turismo culturale.