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“Giornata nazionale del mare”, per conoscerlo, amarlo, rispettarlo

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Foto di Matteo Nuzziello

Si celebra oggi, la “Giornata del Mare” che “ha lo scopo di sensibilizzare le giovani e i giovani, attraverso attività e momenti di confronto, e sviluppare il concetto di ‘cittadinanza del mare’ e rendere le studentesse e gli studenti cittadini attivi del mare, ovvero tutori della sua conservazione e della sua cultura”. Così gli Ambasciatori di ricerca, conoscenza, ambiente (ARCA), in collaborazione con le più importanti istituzioni italiane, come il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), l’Istituto di Ricerca sulle Acque, l’Università di Bari Aldo Moro, la Jonian Dolphin Conservation, l’ARPA Puglia (monitoraggio e la tutela ambientale), l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).
Un appuntamento annuale che ha il patrocinio del Ministero per la Transizione Ecologica e l’interesse del Ministero della Salute, MUR (Ministero della Università e Ricerca) e ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca).
“ISPRA e il SNPA portano avanti da molti anni un sistema a rete di monitoraggio dei mari italiani, ISPRA in particolare – ha affermato Stefano Laporta, Presidente ISPRA – collabora con altri enti ed istituti di ricerca europei per la tutela del bacino Mediterraneo, convinti che il mare sia una risorsa fondamentale dal punto di vista ambientale ed anche di sviluppo economico, elemento centrale per la ripartenza del nostro Paese e di tutti quelli che hanno la fortuna di vivere accanto a questa imprescindibile risorsa”.
“Il mare è prima di tutto generatore di ossigeno e quindi di vita, indispensabile all’uomo e al Pianeta terra per produrre non solo risorse naturali ma anche biodiversità. Se pensiamo poi che le civiltà che più hanno lasciato traccia nello sviluppo dell’Uomo in Europa sono nate tutte attorno al Mediterraneo e che l’Italia ha una posizione strategica, dalle Alpi all’Africa, capiamo quale sia il ruolo che l’Italia può svolgere nel Mediterraneo”.

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