Il meeting è stato articolato in due momenti caratterizzanti ed è stato moderato dal prof. Giuseppe Ciarlariello, nonché promotore dell’evento. Il Dirigente Scolastico, il suo staff, le funzioni strumentali e le figure di sistema hanno contribuito alla riuscita del convegno.
Nella prima parte la prof.ssa Santillo ha illustrato e argomentato l’offerta formativa del Dipartimento DAFNE soffermandosi sui corsi triennali in Ingegneria dei sistemi logistici per l’agro-alimentare (interateneo, attivi secondo e terzo anno), in Ingegneria gestionale (interateneo con il politecnico di Bari), in Scienze e tecnologie agrarie, in Scienze e tecnologie alimentari e in Scienze gastronomiche; quest’ultimo rappresenta l’indirizzo affine al Profilo educativo, culturale e professionale in uscita dell’articolazione di Enogastronomia, “settore Cucina”. La stessa prosegue illustrando i corsi di laurea magistrali in Scienze biotecnologiche, degli alimenti e della nutrizione umana, in Scienze e tecnologie agrarie, in Scienze e tecnologie alimentari e in Scienze viticole ed enologiche (interateneo), indirizzo ad hoc per l’articolazione di Enogastronomia, settore “Sala e vendita”. La prof.ssa Santillo ha sottolineato, infine, l’importanza nel formare professionisti in grado di valorizzare l’agricoltura e migliorare l’offerta enogastronomica del nostro territorio, non sottovalutando la possibilità nel fare ricerca e innovazione, nel settore agroalimentare.
La seconda parte ha visto il prof. Derossi presentare le nuove linee di ricerca del Dipartimento per i “Novel Food”. Esse nascono soprattutto dall’esigenza di alcune tipologie di consumatori e dalla stima dell’ONU e della FAO, di aumentare la produzione alimentare, per soddisfare la quantità di proteine necessarie entro il 2050, per la popolazione mondiale. In che modo? Intanto, salvaguardando le produzioni sostenibili e/o introducendo proteine da farine di insetti, come già autorizzato all’inizio di questo anno dall’Unione Europea, o da carne sintetica. Il docente ha alimentato l’attenzione e la curiosità degli studenti motivando i contro e i pro della ricerca, anche in vista di una penuria di cibo nel prossimo futuro, sottolineando l’impiego di tecnologie non convenzionali in grado di migliorare il prodotto di sintesi, anche dal punto di vista organolettico. La ricerca stava prendendo piede in Italia e nei vari Dipartimenti, tra cui quello foggiano, quando lo scorso marzo il Consiglio dei Ministri ha vietato la produzione e l’immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici.
Gli studenti hanno mostrato particolare interesse durante e dopo l’incontro, facendo numerose domande agli interlocutori, non solo dal punto di vista dell’orientamento professionale e universitario, ma anche in funzione della tematica attuale inerente al cibo sintetico. La carne sintetica sta caratterizzando tutti i giorni un’accesa diatriba tra Europa, Italia, Università, produttori, ristoratori, enti locali e consumatori, nonché tra gli studenti, anche in virtù della possibile seconda prova all’Esame di Stato.
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