Ed è così che quasi tutti i giorni, il buon Michele, specie nell’ambito portuale, provvede a recuperare non solo tutto quello che galleggia in superficie, ma che è anche depositato sui fondali. La foto mostra i rifiuti recuperato nella giornata di ieri.
Ma Michele “Tarzan” è anche un ottimo “segugio” di reperti archeologici finiti in fondo al mare. Proprio qualche giorno fa ha rinvenuto, nei pressi dell’isola del faro di Santa Eufemia, una preziosa anfora che gli esperti fanno risalire al IV secolo a.C.. Anfora che sarà ora restaurata per poi essere esposta nel nostro museo archeologico “Michele Petrone”. Per tale ritrovamento gli è stato concesso un compenso che Michele, da galantuomo qual è, oltre che grande innamorato della nostra Vieste, ha deciso di devolvere alla suore di San Francesco. Un bel gesto. Come quelli che quotidianamente pratica per tenere sempre più pulito il nostro mare e difenderlo da chi, con sciatteria ed ignoranza, contribuisce a inquinarlo.
Bravo Michele. Meriti il plauso e l’applauso di tutti i viestani.
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