Per fortuna non ci sono state vittime né feriti, ma il danno all’ambiente e all’ecosistema è inestimabile. Le fiamme, infatti, hanno mandato in fumo uno degli scorci più pittoreschi e suggestivi della costa del Gargano, quello immediatamente a ridosso del famoso architiello della baia di San Felice. Una zona già violentemente colpiuta 16 anni fa e che aveva visto ricrescere, fino a ieri, sia la vegetazione spontanea sia quella rimboschita con giovani piante di pino d’Aleppo.
Sul fronte delle operazioni di spegnimento, egregiamente compiute dai gruppi di volontari di Protezione Civile (Pegaso – Gev Capitanata – Giacche Verdi), Arif, Vigili del Fuoco, Carabinieri Forestali, supportati da Carabinieri della locale Tenenza, Polizia Stradale e Polizia Locale, questa mattina presto un canadair ha operato per poco più di un’ora sul fronte del fuoco con numerosi lanci d’acqua in quella che, in gergo, viene definita “operazione di bonifica”, vale a dire di messa in sicurezza e spegnimento totale delle fiamme, tra l’altro già domate, nel complesso, nella tarda serata di ieri.
Tutto sommato, nonostante lo spavento delle prime ore, la notte trascorsa dai turisti dei tre hotel Gattarella, Portonuovo e Gargano, evacuati in via precauzionale, è stata tranquilla. Molti di loro sono stati sistemati in altre strutture ricettive, gratuitamente, dove hanno ricevuto la massima assistenza. Momentaneamente erano stati ospitati nei centri raccolta allestiti nelle palestre dei plessi scolastici “Delli Santi” e “don Antonio Spalatro” dove hanno ricevuto assistenza e conforto da parte dell’organizzazione, ampiamente elogiata, messa su dal Comune di Vieste in collaborazione con le varie associazioni di volontariato, la presenza di medici volontari ed anche di animatori turistici per intrattenere, in particolare, i bambini i quali, loro malgrado, hanno dovuto affrontare l’emergenza incendi.
Tanta la solidarietà e il buon cuore dei viestani (cittadini e operatori commerciali) che non hanno fatto mancare la loro vicinanza agli ospiti, donando acqua e generi alimentari in abbondanza.
Il sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, che ha seguito costantemente l’evolversi della situazione, anche nella sua qualità di primo responsabile della protezione civile locale, disponendo, tra l’altro, l’evacuazione delle tre strutture turistiche interessate dall’incendio per la messa in sicurezza dei circa 2000 ospiti alloggiati, senza mezzi termini ha dichiarato che “occorre fermare la mano di questi criminali incendiari”. Aggiungendo che “bisogna trovare un modo per arginare questi episodi, dietro i quali vi è certamente la mano dei piromani”.
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