Il valore aggiunto del turismo, Vieste prima in Puglia anche per gli incassi
Il turismo genera ricchezza e in Puglia è una delle voci più attive dell’economia regionale collocando la regione ai primi posti delle mete preferite dai vacanzieri. I flussi turistici generano cassa nelle strutture alberghiere e nelle svariate attività commerciali. Le città ne guadagnano ricavandone un valore aggiunto che Sociometrica, società diretta da Antonio Preiti, economista e docente universitario, ha calcolato.
La top 100 e le pugliesi
Nella top 100 italiana del 2023, quindi basata ancora sui dati parziali fino a maggio, figurano sei Comuni pugliesi per un giro di affari di quasi 2 miliardi. Il primo, situato al 26esimo posto in Italia, è Vieste. Qui il valore aggiunto portato dal turismo all’economia locale è di 481 milioni di euro, risorse che le consentono di stare davanti a Desenzano sul Garda, la città con il maggiore exploit degli ultimi anni, Siracusa e Arzachena. Poi c’è Bari, 30esima, con 417 milioni, Ostuni, 52esima con 295 milioni, Lecce 70esima con 250 milioni, Ugento 73esima e 252 milioni di valore aggiunto, infine Gallipoli 77esima con 242 milioni.
Le città che mancano
Ci sono quindi due capoluoghi, attrattivi per motivi diversi, e 4 località espressamente turistiche. Nel 2002, ad annualità completa, a questi sei Comuni top 100 si aggiungevano Porto Cesareo, Otranto e Monopoli, per i quali c’è ancora tempo per ricomparire nella graduatoria definitiva. Secondo Luca Scandale, presidente di Pugliapromozione, «il primo posto di Vieste e il secondo di Bari sono risultati attesi e c’è corrispondenza tra il valore aggiunto generato per l’economia e il numero di presenze di visitatori che le statistiche registrano ogni anno».
Gli effetti sull’economia
Scandale aggiunge: «Vorrei sottolineare che i turisti che acquistano un bene o un servizio portano reddito dall’esterno e ciò fa crescere in maniera più che proporzionale l’economia del territorio. Oltre a questo c’è da dire che la crescita del brand Puglia è qualcosa di immateriale, difficilmente calcolabile, che si riverbera comunque su tutta l’economia regionale. Il fatto che la Puglia sia visitata anche da turisti internazionali non solo rende più aperte le comunità ma crea le condizioni perché si aggiunga la crescita di localizzazione di attività d’impresa. Ciò deriva proprio dal fatto che la Puglia è più conosciuta e più apprezzata. Tornando alle nostre località presenti nella top 100 dico che il valore aggiunto a Vieste e a Bari andrebbe valutato come reddito base che genera effetti – dice ancora Scandale – Per esempio tra i fattori che determinano l’ubicazione di nuove attività imprenditoriali estere c’è sicuramente il livello qualitativo delle scuole e i collegamenti su cui puntano l’attenzione i manager, ma poi c’è il brand. La crescita di luoghi in chiave turistica, in sostanza, si porta appresso anche una crescita di imprese».
La stagione non è conclusa
La momentanea assenza di altre località turistiche pugliesi molto gettonate tra le prime cento d’Italiane, secondo il presidente di Pugliapromozione, può trovare temporanee motivazioni tenendo presente che il quadro completo si avrà a stagione conclusa. La ricerca di Sociometrica stila la classifica dei Comuni sulla base del valore aggiunto alle economie locali. Per ciascuno dei 500 Comuni più turistici l’ha calcolato attraverso queste variabili: le informazioni di carattere turistico, arrivi e presenze per comune, consistenza dell’offerta turistica, sia alberghiera che extra-alberghiera; stima delle presenze turistiche non ufficiali. I turisti portano a Roma una ricchezza aggiuntiva di 8.5 miliardi, più del doppio rispetto a Milano, ferma a 3.6 miliardi, e davanti alle città d’arte Venezia (3) e Firenze (2.5) e Rimini (1.4). Sociometrica ha lavorato con i dati comunali creando un ranking dei comuni turistici calcolato sulla base della loro performance turistica nel 2022 facendo una stima per il 2023 basato sui dati Istat dal gennaio a maggio incluso. (Fonte: Corriere del Mezzogiorno)