Sul palco si sono alternate diverse voci del mondo della politica, della pubblica amministrazione, dell’università, della Guardia costiera, dell’imprenditoria, della ricerca e della divulgazione scientifica come Mario Tozzi. Tra gli altri sono intervenuti Antonio Decaro, presidente ANCI e sindaco di Bari, Francesco Cupertino, rettore del Politecnico di Bari, Giuseppe Mastronuzzi delegato del rettore dell’Università di Bari, il Contrammiraglio (CP) Vincenzo Leone, Direttore marittimo e l’Ammiraglio Ispettore capo Nicola Carlone, Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto. Per la Regione Puglia hanno partecipato il vicepresidente della Regione e Assessore al
Demanio, Raffaele Piemontese, l’Assessora all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio, e l’Assessora al Turismo, Gianfranco Lopane.
Nel corso della giornata sono stati consegnati gli attestati di merito agli assistenti bagnanti che nel corso della stagione balneare 2023 si sono distinti per prontezza e coraggio nelle operazioni di salvamento. Undici i bagnini premiati personalmente dall’Ammiraglio Leone, tra loro il viestano, Francesco Innangi, il quale, oltre ad essere l’ottimo portiere dell’Atletico Vieste, è un assistente bagnanti di particolari capacità e coraggio. L’estate scorsa, infatti, Francesco ha soccorso e salvato una turista tuffatasi in mare con chiari intenti suicidari. Un gran bell’esempio di altruismo e attaccamento al lavoro.
Questa la motivazione con la quale è stato premiato Francesco Innangi:
“Assistente bagnante presso la struttura turistico ricreativa Le Diomedee in Vieste, il 21.08.2023, veniva allertato dai bagnanti presenti sulla battigia circa la presenza di una signora in mare allontanatasi con intenti suicidari. Prontamente, prendeva il largo con il pattino di salvataggio e si dirigeva verso la detta signora che faticosamente annaspava in acqua e, raggiunta, si rifiutava più volte di salire a bordo. Visti i vani tentativi di collaborazione e, soprattutto, la ferrea volontà di non farsi soccorrere, nell’intenzione di lasciarsi morire tra le onde – volontà dichiarata dalla stessa signora che andava ripetendo al bagnino: “Voglio morire, lasciatemi annegare” – il sig. Innangi, sprezzante del pericolo, si tuffava in mare e, vincendo la resistenza della donna, che continuava a sbracciarsi e si allontanava nuotando, riusciva a cingerla e calmarla, convincendola, poi, a salire a bordo del pattino di salvataggio”.
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