L’arrivo dell’acqua in Puglia fu una conquista. La liberazione da sete e malattie, simboleggiata dalle cape de firr, le mitiche fontanine di Acquedotto Pugliese (AQP). E questa storia fino al 13 dicembre sarà celebrata nel Castello Svevo di Vieste grazie alla mostra itinerante di AQP “La fontana racconta”, inaugurata nei giorni scorsi.
Il percorso, circa 60 fotografie e decine di cimeli che raccontano l’evoluzione del rapporto dei pugliesi con l’acqua, è visitabile liberamente e gratuitamente tutti i lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 12.30 fino al 13 dicembre.
“La storia dell’acqua in Puglia – ha spiegato Giuseppe Nobiletti – non poteva tralasciare la nostra città che ha contribuito, insieme alle tante città pugliesi, al riscatto dalla scarsità d’acqua con le diverse fontanine che per tanti anni sono state il simbolo del nostro acquedotto. L’acqua per noi è stata da sempre una risorsa primaria e questa mostra non è altro che il giusto riconoscimento ad un’operazione di contenuto storico, culturale e turistico che darà ulteriore lustro al nostro castello dove sarà ospitata. Un tuffo nel passato alla riscoperta delle nostre tradizioni”.
“La mostra fa tappa a Vieste – ha aggiunto Rossella Falcone – alla vigilia del centenario dell’arrivo dell’acqua in provincia di Foggia, nel 1924. Invito tutti, i giovanissimi in particolare, a visitarla per comprendere a fondo il ruolo che ha avuto l’Acquedotto Pugliese nello sviluppo di quello che noi siamo oggi. Dobbiamo avere tutti consapevolezza che l’acqua pubblica non è una cosa scontata, ma un bene da tutelare”.
“La fontana racconta” è un grande progetto di conservazione della memoria, rivolto soprattutto ai ragazzi delle scuole, e insieme l’occasione per sottolineare la centralità del servizio idrico e il ruolo insostituibile dell’acqua pubblica per il benessere dei cittadini e lo sviluppo del territorio.
Alta 128 centimetri e conosciuta come la “cape de firr”, letteralmente la testa di ferro, la fontanina è la protagonista di questa mostra. Presente nelle piazze di tutta la Puglia, è ancora oggi un simbolo della Regione oltre che un utile ausilio per la sete e la calura. AQP ne ha censite circa 2.300 e geolocalizzate nell’applicazione per dispositivi mobili FontaninApp.
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