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VIESTE – Plesso Fasanella: interdittiva antimafia all’impresa, rescisso il contratto

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Si allungano i tempi di costruzione (ferma dal 6 luglio scorso) del nuovo plesso scolastico “Luigi Fasanella” (ex Tommaseo), destinato alla scuola dell’infanzia e primaria. Il Comune di Vieste, infatti, ha rescisso il contratto (firmato nel giugno del 2022) con l’impresa aggiudicataria dei lavori, vale a dire la “Research Consorzio Stabile Scarl”, con sede in corso Vittorio Emanuele, 17/A in Salerno, poiché tale impresa è risultata destinataria di interdittiva antimafia, emessa dal prefetto di Salerno, e confermata in appello lo scorso 12 marzo dal Consiglio di Stato. In casi del genere, la legge prevede che l’Amministrazione comunale debba immediatamente provvedere alla risoluzione del contratto. Cosa che è stata fatta nei giorni scorsi con provvedimento firmato dal dirigente del Settore tecnico, ing. Vincenzo Ragno.

Il progetto esecutivo, redatto da “Settanta7 Studio Associato, Studio di Ingegneria Cavaliere e Associati, Studio F&P Progetti, Studio Perillo Srl”, del valore di ben 7 milioni 139.911,97 euro (importo di aggiudicazione euro 4 milioni 205.176,57), è stato finanziato per 3 milioni e 900 mila euro  dalla Regione Puglia nell’ambito del Piano Regionale Triennale di Edilizia Scolastica 2018-2020; per 1 milione 739.911,97 euro da mutuo della Cassa Deposito e Prestiti e 1 milione e 500 mila euro dalla concessione degli incentivi per Conto Termico presso il GSE.

I lavori finora eseguiti riguardano solo la demolizione parziale del fabbricato esistente (permanendo ancora le fondazioni) e l’avvio delle opere di scavo. Una situazione, dunque, rispetto alla quale la confermata interdittiva antimafia ha consentito all’amministrazione comunale di metter fine al contratto.

Ed ora cosa succede? Stando a quanto si apprende da fonti comunali, si dovrebbe procedere allo “scorrimento” della graduatoria. Vale a dire, affidare i lavori all’impresa seconda classificata. Se questa non dovesse accettare, si continuerà fino a l’ultima impresa classificata. In caso di non accettazione da parte di nessuna delle imprese, si dovrà procedere all’indizione di una nuova gara d’appalto che, va detto, è effettuata dalla SUA (Stazione Unica Appaltante) della Provincia di Foggia.

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