Oggi se n’è avuta una dimostrazione, a Vieste, sulla spiaggia di “Portonuovo”, tra le più belle della costa garganica. All’evento vi hanno preso parte una trentina di giovani (per gran parte studenti dell’Alberghiero “Enrico Mattei”) che hanno potuto “nuoteggiare” fin verso la costa di “Gattarella”.
Ma cos’è, in pratica, il “trekking acquatico marino”. Lo spiega Angelo Falletta, presidente dell’associazione Natura ATA (Associazione Trekking Acquatico), una realtà fondata nel 1988, e ideatore del particolare zaino ecologico, realizzato in tessuto ottenuto dalle bottiglie in plastica riciclate che, grazie a un processo di rilavorazione, vengono sminuzzate, fuse e trasformate in filato. Zaino indispensabile (e comodissimo) per poter effettuare le escursioni. Si chiama Lontra ed è uno zaino anfibio, capace non solo di tenere all’asciutto quanto custodito all’interno, ma permette di alternare tratti a nuoto e a piedi. L’ideale per una giornata di “trekking acquatico marino”.
“Questa – dice Angelo – è un’attività pensata per persone di tutte le età per poter “nuoteggiare”, cioè fare una passeggiata nuotando in serenità, proprio perché non è uno sport estremo, ma un’attività adatta a tutti: una nuotata e una escursione tranquilla per esplorare il territorio da una nuova prospettiva. Il bello – aggiunge – è che anche chi non sa nuotare è in grado di ondeggiare ed esplorare le coste, per affacciarsi al mondo dell’acquaticità. Oggi abbiamo sperimentato, per la prima volta a Vieste, questo nuovo modo di fare trekking. E i ragazzi che vi hanno partecipato sono rimasti entusiasti, al punto che abbiamo dovuto farli uscire dall’acqua quasi per forza”.
Un nuovo modo da fare trekking, ma anche turismo, quel turismo esperenziale di cui tanto si parla? “Certamente sì – sostiene il responsabile ATA della regione Puglia prof. Matteo Giovanditto – e il Gargano è ancora vergine in questo senso. Sono certo che riusciremo a far sviluppare anche qui questo tipo di sport-natura, perché in tanti si appassioneranno. Ci siamo resi conto che la maggior parte delle persone non ha una conoscenza vera del mare ed è un peccato, perché l’Italia ha 8000 chilometri di splendide coste. Per questo nel prossimo futuro brevetteremo il trekking acquatico marino e poi formeremo delle guide che permettano a chiunque, anche a chi non sa nuotare, di poter esplorare in sicurezza il nostro bellissimo mare, come questo di Vieste ricco di scenari davvero mozzafiato. Il senso è stimolare, specialmente negli adolescenti, il senso di avventura, la voglia di fare e quella sete di conquista del mondo, naturalmente non materiale ma interiore, che ognuno ha dentro di sé”.
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