VIESTE – Mons. Moscone: “Sono devoto di don Antonio Spalatro, per me già Santo”
Le celebrazioni per ricordare il 70° della morte di don Antonio Spalatro, iniziate domenica 25 agosto con la concelebrazione e la conversazione tenute da monsignor Angelo Spina (vescovo della diocesi di Ancona-Osimo), sono proseguite anche martedì 27 agosto, giorno in cui il Servo di Dio ha concluso la sua vita terrena. L’arcivescovo della diocesi Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, padre Franco Moscone, ha presieduto una solenne concelebrazione, sempre al SS.Sacramento. Padre Franco ha fatto gradita sorpresa presiedendo la Santa Messa e venendo di proposito da Manfredonia. Ha motivato il suo arrivo inaspettato dicendo “Non potevo mancare a questa celebrazione proprio nel giorno del 70° anniversario della morte di don Antonio di cui sono molto devoto e di cui ho imparato a conoscere e a far conoscere tutta la vita santa sin da quando sono venuto in mezzo a voi come vostro vescovo”. Nella sua omelia padre Franco si è soffermato su una frase quasi profetica che don Antonio scrisse nel suo Diario esattamente un anno prima di essere ordinato sacerdote, il 15 agosto 1948: “L’impegno del prete è quello di non essere dimenticato dopo la morte”. Dobbiamo riconoscere – ha detto l’arcivescovo – che la sua memoria oggi è ancora vivissima in mezzo a noi, nei nostri cuori, nella gente. Il suo ricordo rimane forte e ci attira perché è espressione di santità. Tutto ciò che non è santo passa e si perde. Ciò che è santo resta perché è in Dio e si fa memoria ed esempio di vita. Padre Franco ha invitato tutti a continuare a pregare per la glorificazione di don Antonio Spalatro, recitando la preghiera che è possibile trovare anche sul sito donantoniospalatro.it.
È seguita l’adorazione eucaristica durante la quale sono stati letti brani dalle lettere di don Antonio Spalatro facenti parte dello scambio epistolare tra don Antonio e don Mario dell’Erba; sono state lette inoltre testimonianze dello stesso don Mario sugli ultimi giorni di vita di don Antonio. Il momento di preghiera vissuto durante l’adorazione ha voluto ricordare in modo particolare la veglia che i suoi concittadini e fedeli viestani tennero la sera e la notte della sua morte presso la sua
parrocchia.
Per mantenere sempre vivi il ricordo e l’esempio del giovane sacerdote viestano e sostenere la sua causa di beatificazione sono in programma nei prossimi mesi ulteriori iniziative, tra cui la presentazione del libro di racconti sulla vita di don Antonio “I bambini di don Antonio Spalatro” (settembre) e una quattro giorni di celebrazioni e incontri per ricordare i 70 anni dalla sua morte (ottobre). Tutte questa manifestazioni sono organizzate con la collaborazione dell’Associazione Amici di don Antonio Spalatro.
Chiara Spalatro