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VIESTE – L’assessore Paglialonga: “La Regione dia dignità al nostro territorio”

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“Il nubifragio avvenuto il 23 di settembre, ha creato danni e disagi importanti dovuti all’esondazione del Torrente Perazzeta che ha coinvolto la maggior parte dei terreni situati nelle vicinanze. Questo episodio, ha evidenziato seri dubbi sulla corretta gestione, manutenzione e bonifica del canali gestiti dal Consorzio di Bonifica Montana su mandato della Regione Puglia. E’ bastata una bomba d’acqua di breve durata per creare sgomento e panico tra i vari proprietari di case e strutture ricettive. Ho inviato una richiesta ufficiale di intervento di sistemazione e manutenzione del canale Macinino/Palude Mezzane il 14 giugno 2024 e mi è stato detto telefonicamente che sarebbero intervenuti entro il 29 settembre ma ad oggi ancora nulla. Il 17 settembre fiutando il rischio di esondazione del Torrente Perazzeta, dopo abbondanti piogge che hanno coinvolto la nostra città, la Polizia Locale, su mia sollecitazione, ha mandato una nota ufficiale al Consorzio di Bonifica il 18 settembre, evidenziando le criticità del Torrente Perazzeta. La risposta da parte del Consorzio di Bonifica l’abbiamo ricevuta il 24 settembre (quindi a seguito della bomba d’acqua) in cui il Consorzio richiede di effettuare un sopralluogo congiunto con il nostro Ente, il Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale ed Ambientale e il servizio Protezione Civile Regionale. Il 28 settembre, sempre la Polizia Locale ha mandato un’altra nota, dopo aver effettuato un ulteriore sopralluogo congiunto con il sottoscritto, sui canali di Perazzeta e Macinino/Palude Mezzane/molinella richiedendo ancora una volta un intervento tempestivo. E’ anche vero però, che a seguito di alcuni sopralluoghi fatti in questi giorni, si è potuto constatare che vi è una totale assenza della pista di servizio lungo tutto il canale e dunque, nessun mezzo riesce ad accedere per poter effettuare la bonifica e la manutenzione del canale. Sono emerse altre criticità che adesso vi elenco:
• Ostruzione dei ponticelli a causa del materiale di risulta proveniente da monte;
• Risagomatura carente dell’alveo fluviale;
• Le opere di ingegneria naturalistica, briglie in legname e pietrame, realizzate circa 12 anni fa sono state distrutte e trasportate a valle dall’acqua.
Bisogna intervenire il prima possibile per garantire la pubblica incolumità. Sembra quasi che stiamo a chiedere l’elemosina, in quanto, dovrebbe essere normale amministrazione, manutenere e bonificare tutto ciò che è nelle loro competenze, soprattutto alla luce del fatto che il Consorzio di Bonifica riscuote dalla maggior parte dei proprietari terrieri viestani, contributi consortili proprio per garantire agli stessi una corretta gestione delle opere idrauliche e dell’irrigazione.
La nostra città sta vivendo in una situazione di totale insicurezza e precarietà , quanto tempo dobbiamo ancora aspettare perché gli interventi urgenti e soprattutto quelli ordinari, ci consentano di non avere più paura ogni volta che il cielo si rannuvola? Devo ringraziare i volontari della Protezione Civile Pegaso e le GEV per aver mostrato ancora una volta un grande cuore e senso di appartenenza a questa terra, intervenendo immediatamente alla bonifica di un tratto del lungomare Mattei e località Reginella che sono state sommerse dal fango, a seguito dell’esondazione del canale, la Polizia Locale e tutte le forze dell’ordine per aver garantito, nei limiti del possibile, la viabilità e la gestione dell’emergenza. La nostra solidarietà va a chi ha subito ingenti danni a seguito dell’esondazione, con la speranza che chi ha responsabilità dirette intervenga al più presto. Il mio appello è rivolto dunque al nostro Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e a tutta la giunta regionale. A seguito del nubifragio che ha coinvolto la nostra città il 13 giugno 2024, abbiamo segnalato alla Regione Puglia tutti i danni subiti dagli agricoltori viestani, grazie ad un avviso pubblico emanato sul nostro sito istituzionale il 17/07/2024, ma ad oggi purtroppo non abbiamo ricevuto risposte, solo silenzio tombale. Abbiamo approvato in giunta una nuova richiesta per il riconoscimento dello stato di calamità naturale con la delibera n.250 del 27/09/2024 a seguito del nubifragio che ha coinvolto la nostra città nei giorni 17, 18 e 23 settembre, auspico che almeno stavolta riusciate a dare delle risposte concrete. Consiglio inoltre, di creare un piano efficace per prevenire gli incendi sulle nostre coste e sulle nostre strade, ogni anno siamo costretti a far evacuare migliaia di turisti e a risolvere tutti i disagi scaturiti dagli incendi. Stiamo perdendo il nostro polmone verde e puntualmente ogni anno ci ritroviamo a dover intervenire soltanto dopo aver subito il danno. Vieste è una città che non vive solo di turismo, ci sono all’incirca 13.000 anime che vivono di speranze, non abbiamo strutture sanitarie adeguate, non abbiamo medici, non esiste un programma di manutenzione e bonifica dei vari canali, che a seguito di abbondanti piogge creano problematiche serie alla collettività e mettono a serio rischio l’incolumità fisica dei cittadini. Sembra quasi che Vieste ormai è diventato un luogo ambito solo per racimolare voti e consensi. Mi auguro d’ora in poi che iniziate a mostrare attenzioni serie e concrete nei confronti della nostra città. E’ bello vivere in una città dove ci sono servizi efficienti come quelli sanitari vero? Beh io purtroppo unitamente a tutti i cittadini della mia città, non abbiamo mai provato questa gioia”.

Gaetano Paglialonga – Assessore ai Grandi Eventi

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