VIESTE – Sindacati favorevoli all’accorpamento Mattei-Fazzini Giuliani
Le organizzazioni sindacali della provincia di Foggia (Flc Cgil, Cisl, Snals Confals, Foggia Confals, Gilda e Di.s.Conf) entrano nel merito dell’operazione di dimensionamento scolastico che interesserà gli istituti scolastici di Capitanata, ripercorrendone le varie fasi ed enunciando le motivazioni sottese a tali scelte.
Lo fanno con un comunicato congiunto, attraverso il quale intendono fare chiarezza sul loro operatori rispetto all’intera operazione. Riguardo l’accorpamento dell’alberghiero “Enrico Mattei” con il polivalente “Fazzini-Giuliani”, i sindacati rendono noto che “…in virtù delle riorità di riorganizzazione del secondo ciclo espressa nelle Linee di indirizzo, le scriventi OO.SS. hanno proposto per prime la fusione tra i due istituti di secondo grado insistenti nel Comune di Vieste – l’IPEOA “E. Mattei” e l’IISS “Fazzini-Giuliani” – sin dal primo incontro e per tutti i successivi, lasciandone dichiarazione scritta a disposizione del Presidente della Provincia e di tutti i decisori tecnici e politici coinvolti”.
La ratio di tale proposta, accolta poi con favore dalla Giunta Regionale, deriva dalle seguenti considerazioni: “coerenza con le Linee di indirizzo regionali; creazione di un’istituzione scolastica autonoma non sovradimensionata con popolazione scolastica in linea con la media regionale richiesta (978 alunni); conservazione del punto di erogazione di istruzione secondaria di secondo grado, alla stregua di altri comuni montani nella provincia di Foggia; maggiore stabilità all’IIS “Fazzini-Giuliani”, in considerazione dello scotto pagato negli ultimi anni per l’assenza di dirigenti scolastici e direttori amministrativi e del numero di alunni talmente ridotto (350) da rendere tale istituto il più piccolo tra tutti gli istituti di secondo grado della provincia di Foggia e, nel complesso, secondo solo all’IC Roseti di Biccari, anch’esso oggetto di dimensionamento per il prossimo a.s.. Ancora, assenza di impatto negativo sulla qualità dell’offerta formativa che, di fatto, sarà armonizzata senza comportare la perdita di identità degli indirizzi attivati; maggiore stabilità numerica che consentirà una programmazione strutturata ed eviterà di dover fare i conti con un popolazione studentesca ridotta ai limiti della sopravvivenza; assenza di creazione di personale perdente posto – contrariamente a quanto comunicato in maniera non corretta nell’articolo pubblicato – dal momento che il posto di Direttore Amministrativo dell’IISS “Fazzini-Giuliani” non è coperto da titolare e che la DS dello stesso istituto sarà posta in quiescenza dal 1 settembre 2025”.
“Le stesse considerazioni sono state riportate dalle organizzazioni sindacali regionali nella riunione del 9 dicembre, durante la quale è più volte stata citata la questione di Vieste come possibile proposta di fusione ed è stata rilevata l’incongruenza tra la delibera della Provincia di Foggia e le linee guida regionali, soprattutto rispetto alle scelte di dimensionamento insistenti nel primo ciclo. Sulla base di quanto sinora descritto, si ritiene pertanto di non poter condividere quanto ricostruito in comunicati e articoli relativi alle azioni di dimensionamento su Vieste, soprattutto nei passaggi in cui si cita una “strenua resistenza a questa ipotesi” da parte dei sindacati o si afferma che “sindacati e primo cittadino erano riusciti ad escludere la fusione tra le due scuole”.
I sindacati, quindi, hanno proposto tale dimensionamento “sia nei tavoli provinciali che regionali e, pertanto, ritengono che l’operato della Giunta Regionale risponda ad un criterio di razionalità e funzionalità dell’organizzazione territoriale e non possa essere causa di squilibri di alcun tipo a carico degli studenti della scuola viestana. Gli stessi, al contrario, potranno godere dei vantaggi di una scuola più stabile e radicata sul territorio che potrà godere dell’opportunità di esprimere la qualità della sua nuova e arricchita offerta formativa. Ci si augura, inoltre, che non passi inosservata la richiesta avanzata dalle organizzazioni sindacali di rivedere per gli anni futuri gli attuali assetti delle scuole. È impensabile che ci siano scuole enormemente sovradimensionate: se la volontà politica è quella di avere una media di 951 alunni per il mantenimento delle autonomie scolastiche, solo riguardando tutti gli assetti sarà possibile addivenire ad una reale ottimizzazione e garantire la qualità dell’offerta formativa a vantaggio degli studenti e del personale scolastico”, concludono.