Il Parco non è solo un ente per la tutela della biodiversità, ma un organismo concepito per coordinare i comuni del promontorio, promuovere uno sviluppo sostenibile e valorizzare le straordinarie risorse ambientali, culturali e sociali del territorio. La Legge Quadro 394/91 sui Parchi prevede uno strumento cruciale per garantire la partecipazione attiva delle amministrazioni locali: la Comunità del Parco, che riunisce i sindaci e i rappresentanti delle realtà territoriali del Gargano per definire le strategie e le politiche di gestione del territorio.
La Comunità del Parco: un’opportunità da non sottovalutare
Essa è l’organo consultivo e propositivo dell’Ente Parco. Purtroppo, la Comunità del Parco viene spesso mal utilizzata, ricordata solo quando ci sono in ballo delle nomine o sottovalutata dagli stessi sindaci del Gargano, nonostante il suo ruolo fondamentale come organo di partecipazione e coordinamento. Questo strumento consente ai comuni di confrontarsi, elaborare progetti condivisi e contribuire al rafforzamento di un’identità territoriale unitaria, sfruttando il supporto dell’Ente Parco e i fondi destinati alla gestione delle aree protette e non solo. Ricordiamo che il Gargano rappresenta una delle aree più ricche di biodiversità in Europa, un territorio unico che combina straordinarie bellezze naturali con un patrimonio storico e culturale inestimabile. La frammentazione istituzionale rischia però di indebolire il lavoro di tutela e valorizzazione, creando duplicazioni inutili e disperdendo risorse.
Il nostro appello ai sindaci e ai cittadini
L’Ente Parco necessità urgentemente di una valida presidenza, è privo di un direttore stabile da decenni, privo di consiglio direttivo da quasi 5 anni ed è ancora orfano dei suoi piani di gestione previsti per legge. Invitiamo quindi i sindaci e le amministrazioni locali a riscoprire e valorizzare il ruolo della Comunità del Parco come strumento di governance già esistente e attivo. Lavorare insieme attraverso il Parco Nazionale del Gargano, ma questo implica che si deve lavorare per renderlo operativo e funzionante, significa non solo proteggere il nostro straordinario patrimonio naturale, ma anche creare opportunità di sviluppo sostenibile, rafforzare il senso di appartenenza al territorio e costruire un futuro migliore per le comunità locali.
Una traccia indelebile fu quella di Matteo Fusilli (che fra l’altro citato anche dai sindaci che hanno lanciato l’iniziativa come esempio da seguire).
Il WWF Foggia ribadisce che il Parco Nazionale del Gargano non è solo un simbolo di conservazione, ma un’istituzione che incarna l’idea stessa di collaborazione e valorizzazione condivisa del territorio. Non serve creare nuovi organismi, ma occorre utilizzare al meglio ciò che già esiste, investendo nella Comunità del Parco e nelle sue straordinarie potenzialità.
Foggia, 13/01/2025
WWF FOGGIA
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